Piacenza, rapporto sostenibilità: servono più piste ciclabili e stop al consumo di suolo
Il Comune pubblica il nuovo Rapporto di sostenibilità relativo al 2024. Piacenza primo in Italia a sperimentare i target comunali.
Redazione Online
May 22, 2025|34 giorni fa

I tetti della città all'alba - © Libertà
Piacenza è la nuova frontiera delle politiche di sostenibilità e degli obiettivi di Agenda 2030. Pubblicato il nuovo Rapporto di sostenibilità relativo al 2024. Giovedì 22 maggio, nel Laboratorio Aperto all’ex Chiesa del Carmine, è stato infatti un giorno importante per la sostenibilità e per l’Agenda Locale 2030 del Comune: da un lato, è stato presentato e illustrato il nuovo Rapporto di sostenibilità dell’ente (relativo al 2024); dall’altro, è stato approfondito il percorso che ha portato alla nuova fase del monitoraggio della sostenibilità di un ente locale: percorso che vede come capofila proprio Piacenza.
Complessivamente, un centinaio i partecipanti considerando l'intera giornata. Il Comune di Piacenza è stato tra gli enti che hanno sperimentato nel 2024/2025 la nuova fase del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili. Si tratta di una evoluzione determinante nell’ottica della redazione e della realizzazione delle Agende Locali 2030.
Ecco come funziona
Il Comitato Scientifico della Rete ha selezionato 16 indicatori, tra i 100 del set del monitoraggio, rispetto ai quali è stato chiesto ai comuni che hanno effettuato la sperimentazione, la fissazione di target comunali da raggiungere – in questo caso – entro il 2030. In questo modo, l’analisi è stata spostata da ciò che è successo a ciò che potrebbe accadere. I comuni sperimentali hanno potuto fissare obiettivi locali su tutti e 16 gli indicatori, oppure su una parte. Sulla base delle metodologie adottate da Eurostat, sono state calcolate le percentuali di raggiungibilità degli obiettivi fissati. E, di conseguenza, sono state assegnate delle valutazioni calcolando la distanza da tali obiettivi quantitativi, misurando la percentuale di raggiungibilità dell’obiettivo nell’ipotesi che il trend osservato nel breve o nel medio/lungo periodo sia confermato fino all’anno previsto per il raggiungimento del target, quindi fino al 2030.
I dati riguardanti Piacenza
Per il Comune di Piacenza, già all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità e forte dei propri numeri, sono stati scelti i seguenti 12 indicatori, collegati ciascuno a un obiettivo di Agenda 2030. Di questi, 1 è già stato raggiunto con sei anni di anticipo, 8 sono in perfetta puntualità e anche oltre, mentre su 3 indicatori occorre fare ancora qualche passo in avanti. Ecco i dettagli: - posti negli asili nido (goal 4): l’obiettivo è il 28% nel 2030 e siamo al 26,96%, quindi è raggiungibile; - equità di genere in Giunta (goal 5): essendo al 44%, è stato non solo raggiunto, ma superato l’obiettivo del 40% entro il 2030; - Illuminazione a LED (goal 7): l’obiettivo è 96% entro il 2030 e la situazione attuale recita 94,77%, per cui la freccia nel grafico è verde; - servizi presenti nell’app nazionale IO (goal 9): il target comunale per il 2030 è 90%, la situazione è positiva, siamo già al 70% nel 2024, con incremento di ben 30 punti percentuali solo dall’anno prima; - diffusione di colonnine di ricarica per auto elettriche (goal 9): l’obiettivo è di incrementare del 50% il dato del 2024, che è di 12,54 colonnine ogni 10 kmq: si può fare; - verde urbano (goal 11): si tratta della disponibilità di mq di verde urbano per abitante. A Piacenza siamo al 28,19 mq di verde urbano per abitante e l’obiettivo 2030 è incrementare questo dato del 2,34%: il percorso è in linea; - piste ciclabili (goal 11): si intende la densità delle piste ciclabili, cioè km di piste ogni 100 kmq. Il target prevede l'aumento del 75.23% rispetto al 2024, entro il 2030: la progressiva attuazione del Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) e del Biciplan potranno contribuire al raggiungimento di un obiettivo – 118,14 km ogni 100 kmq – che richiede forte impegno, a fronte del dato attuale pari a 66.40 km. - rifiuti pro capite (goal 12): scendere sotto i 720 kg pro capite entro il 2023. Piacenza ne produce 723,72, quindi l’obiettivo è alla portata; - raccolta differenziata (goal 12): superare l’80% entro il 2030, cosa assolutamente possibile visto che il Comune di Piacenza è al momento al 70,8%; - riqualificazione energetica (goal 13): si intende la percentuale di edifici di proprietà comunale riqualificati energicamente. Piacenza è al 6,25% (un dato ottenuto in soli tre anni, dato che partiva da zero) e per raggiungere il 36,45% fissato al 2030 occorre ulteriore impulso, che potrà derivare anche dai progetti legati all'ATUSS – Agenda trasformativa urbana cofinanziata dalla Regione Emilia Romagna, ad esempio con gli interventi sulla Biblioteca Passerini Landi, la nuova sede della Biblioteca Dante e l'installazione dei pannelli fotovoltaici a supporto della sede comunale di viale Beverora, nonché dall'avvio del partenariato pubblico-privato per la gestione del servizio integrato di efficientamento energetico, di cui il Consiglio comunale ha approvato la fattibilità e riconosciuto il pubblico interesse. - consumo di suolo (goal 15): si intende la superficie comunale consumata in ettari nell’anno. L'obiettivo 2030, a fronte del dato attuale pari al 54,92 ettari, è l'azzeramento. Un tema cardine, su cui anche la proposta del nuovo Piano urbanistico generale del Comune – il cui iter è in corso – promuove una riflessione importante e concreta. Dall'entrata in vigore della legge regionale 24/2017, che prevede il monitoraggio del consumo di suolo, Piacenza è risultata la città più virtuosa, sotto questo profilo, tra i Comuni capoluogo dell'Emilia Romagna. - Videosorveglianza (goal 16): numero di telecamere comunali di videosorveglianza ogni 1.000 residenti. L’obiettivo è un incremento del 25,87% rispetto al 2024 entro il 2030, quindi arrivare a 1,88. Il dato attuale di 1,55 è quindi molto positivo.
«Impegno e risorse per migliorare la qualità di vita dei cittadini»
«Il Report di sostenibilità – commenta la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi – rappresenta uno strumento effettivo di controllo strategico, che supporta l'Amministrazione nell'individuare gli obiettivi e le linee d'azione necessarie per conseguirli, monitorandone l'andamento e l'impatto sul territorio». Parole cui fanno eco quelle del direttore generale del Comune, Luca Canessa, che aggiunge: «Aver individuato questi target e i conseguenti indicatori come misuratori dell'efficacia e dell'efficienza del programma dell'Amministrazione, conferma l'introduzione di un controllo di gestione reale, concreto e sfidante».
«Questo – sottolinea l'assessore Francesco Brianzi - è il significato di una delega all'Agenda 2030: non solo valorizzare le buone pratiche, riconosciute anche a livello nazionale come è stato per il bando UAU PC! sulla Street Art, o consolidare ulteriormente gli ambiti dove registriamo i risultati migliori (dalla digitalizzazione dei servizi alla qualità delle mense scolastiche, dalla riqualificazione energetica della pubblica illuminazione all'installazione delle colonnine per i veicoli elettrici, dal bike sharing agli orti urbani), ma anche investire risorse e progettualità verso quei target che appaiono più lontani e richiedono, proprio per questo, un impegno ancor più forte».
«Sperimentiamo a Piacenza una fase nuova per quanto riguarda il monitoraggio della sostenibilità – affermano Valerio Lucciarini De Vincenzi e Alessandro Broccatelli, rispettivamente presidente e vicepresidente della Rete dei Comuni Sostenibili –. Si misura, quindi, ciò che sarà e non più, non solo, ciò che è stato. Questo porterà a una sfida virtuosa, a una corsa verso il completamento degli obiettivi di Agenda 2030 di cui parliamo ormai da anni. Congratulazioni a Piacenza per il nuovo monitoraggio e anche per il Rapporto sul 2024, i numeri eccellenti sono la dimostrazione di una comunità unita».
«La nuova fase del monitoraggio – aggiunge Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili – è uno strumento molto efficace che dà una prospettiva concreta agli enti locali. Piacenza ha scelto 12 indicatori e i risultati sono estremamente positivi: i dati consentono di comprendere dove migliorare e che cosa fare per dare ancora più spazio allo sviluppo sostenibile».
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