A Rivalta i misteri di Enigma, la macchina che criptava i dispacci dei tedeschi

In mostra al castello esemplari della collezione Rover Joe di Fidenza

Anna Anselmi
May 21, 2025|35 giorni fa
macchine enigma in mostra al castello di Rivalta macchine enigma in mostra al castello di Rivalta
macchine enigma in mostra al castello di Rivalta macchine enigma in mostra al castello di Rivalta
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Durante la seconda guerra mondiale il castello di Rivalta si rivelò un rifugio sicuro per bambini e persone in fuga che i Fratelli delle Scuole Cristiane affidavano alla generosità dei conti Zanardi Landi. Ma il fortilizio seppe anche proteggere beni culturali inestimabili, come i cavalli del Mochi e incunaboli della Biblioteca comunale Passerini Landi, troppo a rischio nella Piacenza sottoposta a duri bombardamenti. Sono però altre pagine di quel tragico periodo a essere rievocate in questi giorni nel castello affacciato sul Trebbia, ossia la cosiddetta “guerra dei codici”, che si combattè non tra soldati sui campi di battaglia, bensì tra tecnici e scienziati per rendere impenetrabili le comunicazioni allo sguardo del nemico da una parte e dall’altra per tentare invece di violare i messaggi cifrati così da riuscire a leggerli.
A Rivalta sono già esposte due macchine Enigma, del tipo di quelle viste al cinema nel film “Enigma” di Michael Apted, tratto dall’omonimo bestseller di Robert Harris, quindi in “The Imitation Game” di Morten Tyldum, sulla vita del matematico britannico Alan Turing che, insieme al campione di scacchi irlandese Hugh Alexander, nell’unità speciale attiva nella tenuta di Bletchley Park, ebbe un ruolo chiave nell’impresa di decifrare i dispacci criptati dai tedeschi tramite i sofisticati e complessi meccanismi di Enigma.
L’iniziativa in corso a Rivalta è resa possibile dagli esemplari originali della collezione di oltre duemila macchine storiche dell’associazione Rover Joe di Fidenza, allestita da Alberto Campanini che sabato 24 maggio alle ore 16 e 17.30 e domenica 25 maggio 2025 alle ore 11 e 16 accompagnerà direttamente il pubblico in un viaggio appassionante nel passato di spie, intrighi e segreti ancora da svelare. «Si tratta di un tema che in effetti rimane molto intrigante, perché se è vero che le macchine Enigma sono state decodificate, certi loro aspetti restano un mistero», evidenzia Campanini, che in concomitanza con le conferenze e le visite a tema del 24 e del 25 maggio (a pagamento, prenotazione obbligatoria, per informazioni: [email protected]) arricchirà l’esposizione con ulteriori esemplari. «Ci saranno anche macchine italiane degli anni Trenta e Quaranta, così come si potrà apprezzare l’evoluzione delle macchine Enigma, simili a macchine da scrivere, utilizzate inizialmente negli anni Venti in Germania per le transazioni commerciali e successivamente, con il riarmo dell’esercito tedesco, adottate come strumento strategico di tutte le comunicazioni militari», spiega Campanini.
A Rivalta si potrà ammirare anche l’ultima macchina Enigma, rarissima. «Hitler ordinò la produzione di ventimila pezzi di questa versione estremamente evoluta, che avrebbe dovuto sostituire tutte le altre. La fabbrica venne però distrutta dai bombardamenti e ci si fermò a mille macchine, sopravvissute in appena cinque esemplari al mondo, a quanto si sa».