Trentatrè codici manoscritti del Duomo consegnati all'eternità
Sono stati digitalizzati e sono a disposizione di tutti su internet nella Lodovico Media Library. L'intero patrimonio della biblioteca capitolare conta 84 codici

Federico Frighi
June 11, 2025|14 giorni fa

Una pagina del Libro dei privilegi, appena digitalizzato
Con l’ultimo blocco, in ordine di tempo, inserito pochi giorni fa, siamo arrivati a 33 codici antichi manoscritti digitalizzati sugli 84 presenti. Cammina veloce verso un mondo senza confini ma anche, in un certo qual modo, verso l’eternità, la biblioteca capitolare del Duomo di Piacenza che sta mettendo a disposizione di studiosi e semplici appassionati documenti manoscritti dal nono al sedicesimo secolo. Con un semplice clic su internet.
A evidenziarlo è il responsabile di questo tesoro di carta, Tiziano Fermi, ricercatore di storia medievale all’Università di Modena e Reggio Emilia. Proprio grazie alla convenzione tra diocesi di Piacenza-Bobbio e Unimore, da due anni il patrimonio appare in una apposita sezione della Lodovico Media Library; una piattaforma interattiva, aperta e trasversale che raccoglie il contenuto storico manoscritto e fotografico in forma digitalizzata, di archivi e biblioteche, con un’apertura al patrimonio museale.
Lodovico è sviluppato dal Centro interdipartimentale di ricerca sulle digital humanities dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (DHMoRe), in collaborazione con le Università di Bologna e Parma, e afferisce al sistema Mlol.
«Tra gli ultimi codici caricati - spiega Fermi - è il Libro dei privilegi, un documento giuridico amministrativo che riguarda i privilegi concessi dal vescovo. Nel codice in questione c’è ad esempio il documento della fondazione della chiesa del Santo Sepolcro. La maggior parte dei codici tuttavia, riguarda argomenti liturgici, musicali, religiosi, dalle omelie alla formazione dei sacerdoti». Le fotografie degli ultimi undici sono di Silvano Tinelli, mentre nel centro di digitalizzazione dell’Università di Modena (DH Unimore) operano Leonardo Manarini e Luca Sandoni che si occupano di metadatare tutto ciò che arriva dal Duomo di Piacenza e del caricamento sul portale Lodovico.
I codici manoscritti della biblioteca capitolare del Duomo sono attualmente 84 e rappresentano un patrimonio molto importante. «Dalle testimonianze storiche - osserva Fermi - si ritiene che il numero massimo dei codici conservati fosse intorno ai 130. Averne ancora 84 è il fiore all’occhiello del nostro archivio. In altre realtà, come Bobbio, i codici non si sono conservati in loco. O sono andati perduti o si trovano in altre città (vedasi Torino)». Per il lavoro di digitalizzazione dei 33 codici è stato necessario impiegare quasi cinque anni di tempo. Tenuto conto che il portale Lodovico c’è da un paio d’anni, si può ragionevolmente ipotizzare che occorrano altri cinque anni per coprire i codici rimasti. Va poi tenuto conto che esistono codici di poche pagine (trenta pergamene) e codici, come il famoso 65, di 400 pagine (dunque 900 e passa fogli).