Il fiume fonte d'ispirazione per il film "L'oro del Reno" di Lorenzo Pullega

Il regista lo ha presentato al Bobbio Film Festival con Neri Marcorè

Barbara Belzini
August 8, 2025|1 giorno fa
Lorenzo Pullega al Bobbio Film Festival - © Libertà/Sergio Ferri
Lorenzo Pullega al Bobbio Film Festival - © Libertà/Sergio Ferri
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Al Bobbio Film Festival è stata presentata la seconda opera prima di questa edizione: “L’oro del Reno” del bolognese Lorenzo Pullega, prodotto dalla Mompracem dei Manetti Bros. e di Piergiorgio Bellocchio, è un film che si muove tra road movie e documentario fluviale e che si avvale della voce narrante di Neri Marcorè, secondo ospite della serata.
«È un film che nasce dal desiderio di raccontare storie che avevo in testa da tempo e altre nuove che ho cercato lungo il fiume – ha raccontato Pullega, raggiunto sul palco dal co-sceneggiatore Roberto Romagnoli, che insieme a Pullega è stato allievo dei Manetti durante uno dei corsi di regia della Fondazione Fare Cinema –. Volevo comporre un affresco di vita fiumana con una cornice apparentemente documentaristica per poi farlo collassare in un viaggio nell’immaginazione. Fin dal titolo mi sembrava che fosse importante restituire un senso di spaesamento, un contrasto tra la geografia precisa del Reno emiliano e uno sconfinamento in un altro possibile fiume, in altre realtà, come se, guardato con certi occhi, su questo piccolo fiume potesse arrivare il mondo».
«Mentre prestavo la mia voce vedevo un film originale – ha aggiunto Neri Marcorè - e mi sembrava una rarità: era bello essere parte di questa storia poetica e malinconica e di questa allegria illogica».
«Dopo essere stato a Bobbio come allievo, tornare qui dall’altra parte è una grande emozione» ha concluso Pullega, che ha confessato di aver “rubato” una delle immagini più potenti del film, quella della sposa che naviga sul letto durante l’alluvione, a “Vacanze in Val Trebbia” di Marco Bellocchio.