L'abbraccio di Piacenza: già 50mila euro per la Misericordia

Catena di solidarietà e corsa contro il tempo per non fermare i servizi dopo l'incendio che ha distrutto i mezzi destinati al trasporto sociale

Filippo Lezoli
July 18, 2025|24 giorni fa
L'abbraccio di Piacenza: già 50mila euro per la Misericordia
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Fare del bene agli altri, dicono, è il modo migliore perché quel bene ritorni indietro. La Confraternita della Misericordia di Piacenza, i cui volontari hanno dispensato del bene per anni con la loro attività, all’indomani dell’incendio che ha distrutto due ambulanze e quattro pullmini, lo sta sperimentando. Di più, neppure un giorno ha dovuto attendere.
Un’azione immediata, prima ancora delle parole, è infatti quella compiuta dalla Congregazione dei parroci urbani di Piacenza, un sodalizio fondato addirittura prima dell’anno mille, nato per prestare mutuo soccorso fra i parroci della città, ma che nel tempo ha sostenuto diverse realtà con opere di carità, che ha donato la sera stessa dell’incendio 35mila euro. Una decisione presa all’unanimità e, per la prima volta dopo tanti aiuti elargiti in passato nel silenzio, comunicata con lo scopo di creare una catena virtuosa, che possa indurre altri enti ad aiutare la Misericordia.
«Abbiamo visto lo sconforto negli occhi del presidente della Misericordia - dice don Paolo Cignatta, presidente della congregazione - lo sconforto di chi vede andato distrutto quello che è stato costruito passo dopo passo. Ci siamo così radunati d’urgenza ed entro la sera stessa abbiamo voluto dire loro che gli consegnavamo quello che potevamo come parroci della città di Piacenza. Siamo consapevoli che sia poco rispetto alle necessità, ma intendevamo dare un segno concreto di vicinanza e aiutare perché ci si rialzi subito, prima ancora di lasciare spazio alle parole».
Ma gli aiuti si moltiplicano. Procede infatti anche la raccolta avviata da Annalisa Piva, dottoressa ed ex volontaria della Misericordia, che ha superato i 10mila euro. Colpisce inoltre il legame dei cittadini alla confraternita. Dice don Cignatta: «Ho visto un ragazzo, che in passato aveva avuto bisogno della confraternita, recarsi sul posto alla Besurica e donare 10 euro. Quei soldi valgono molto più del loro valore della banconota».