La montagna piacentina incanta ma quanto è duro fare impresa: i risultati un sondaggio

Una ricerca elaborata da Format Research, partner di Confcommercio, evidenzia alcune possibilità di sviluppo economico del territorio grazie a bellezze naturali e “vita lenta”

Redazione Online
June 4, 2025|21 giorni fa
La montagna piacentina incanta ma quanto è duro fare impresa: i risultati un sondaggio
2 MIN DI LETTURA
Gite, escursioni, attività sportive (trekking, mountain bike), i paesaggi e la bellezza del territorio appenninico, uno stile di vita più lento e sostenibile: queste sono le ragioni principali dell’amore che attrae abitanti e turisti nella nostra Provincia e sulle nostre montagne.
E tuttavia questo grande serbatoio di attrattività che il nostro territorio possiede, stenta e purtroppo non da poco tempo, a decollare e a far decollare l’economia di quelle zone che in passato avevano ospitato più del doppio della popolazione che ora vi si insedia.
È quanto emerge da una ricerca elaborata da Format Research, società di raccolta, di elaborazione dati e campioni statistici, partner di Confcommercio nazionale e di Unione Commercianti Piacenza.
Il sondaggio effettuato dalla società consegna un quadro della situazione relativa dal punto di vista delle situazioni, delle problematiche, delle visoni ed aspettative, che esprimono operatori, residenti e visitatori della montagna piacentina. Scorrendo il rapporto si avverte tuttavia che, rimanendo le condizioni demografiche e infrastrutturali attuali, il 40% delle imprese della montagna reputa ad oggi molto limitato il potenziale economico delle aree montane, ovvero la Val Trebbia fino a Bobbio e l’Appennino verso Genova. Il 36% ritiene poi che il potenziale di business di queste aree sia a causa di questi fattori abbastanza limitato e solo il 24% che sia comunque “molto” o “abbastanza” elevato.
Tra i punti di forza delle comunità montane piacentine, spicca la qualità della vita in termini di tranquillità, basso stress e sicurezza (66%). Il 62% delle imprese intervistate menziona anche il patrimonio naturalistico e paesaggistico.
I fattori che invece scoraggiano a investire nelle aree montane piacentine sono legati soprattutto allo spopolamento e invecchiamento della popolazione (73%) e ai costi elevati di gestione per poter fare impresa (64%).
Negli ultimi anni tutte le imprese della montagna hanno registrato una riduzione dei servizi e delle attività commerciali nelle aree montane della provincia di Piacenza. Il 64% ritiene che tale riduzione sia stata molto evidente. Per garantire un miglioramento della situazione economica delle zone montane piacentine, le imprese indicano soluzioni esperienziali. Il 55% suggerisce di creare e sostenere eventi turistici, mentre il 45% di promuovere fiere e manifestazioni.
Ma il sondaggio di Format Research, ha voluto prendere in considerazione anche le opinioni di fruitori, attuali e potenziali della offerta turistica della nostra montagna, piacentini e delle Province limitrofe. La metà di essi è solita recarsi nelle aree montane della provincia di Piacenza più di 5 volte l’anno.
Si tratta principalmente di residenti in collina (62%) e adulti dai 55 ai 64 anni (58%). Rispetto a 5 anni fa, il 51% dei rispondenti non ha mutato la sua frequenza a recarsi in montagna. Il 35%, invece, l’ha incrementata (specie chi risiede in collina e i giovani dai 25 ai 34 anni). Tra le motivazioni che spingono i residenti piacentini a recarsi in aree montane, spicca il turismo (gite, escursioni…) con il 71%. A seguire, con il 34%, le attività sportive (trekking, mountain bike…).
Solo il 5% sceglie la montagna per motivi lavorativi. I paesaggi naturali e la bellezza del territorio emergono come l’elemento più attrattivo per i rispondenti (80%). Anche la garanzia di uno “stile di vita lento” si fa promotore d’attrazione (57%).
Le poche opportunità lavorative sono il fattore più disincentivante (56%), in prevalenza per gli adulti dai 45 ai 64 anni (64%). La scarsa digitalizzazione, pur non essendo prioritaria (19%) è sofferta principalmente dai giovani tra i 18 e i 24 anni.
I servizi che più incoraggerebbero la frequentazione delle zone di montagna sono le escursioni e visite guidate (lo dichiara il 52% dei rispondenti) e le attività agrituristiche o legate alla natura e sostenibilità (lo dichiara la stessa percentuale degli intervistati).
Infine è stata elaborata anche una panoramica su quanto la montagna piacentina viene a costare a chi la frequenta per turismo; un modo per capire anche l’importanza che risiede su fattori che vanno al di là di quelli esaminati fino adesso e che riguardano invece le tematiche più generali del potere di acquisto degli italiani.
Il sentiment relativo ad un calo dei prezzi riguarda il 67% degli intervistati, che dichiara di aver percepito un calo dei costi dei servizi nelle aree montane, sebbene il 22% di essi in modo non significativo. Il 33% non ha percepito invece alcun calo.