Coltivare futuro: da Haiti a Piacenza, la sfida del professor Saint Jean
Il professore haitiano in visita alla Cattolica di Piacenza per portare innovazione e speranza nell’agricoltura del suo Paese

Marcello Tassi
June 18, 2025|7 giorni fa

Il professor Saint Jean (il secondo da sinistra) insieme a Stagnati, Borgonovo e Busconi
«La speranza per il mio Paese è nei giovani. L’agricoltura è la chiave per il cambiamento» afferma Paul Saint Jean, decano della Facoltà di Agronomia dell’Università Notre Dame d’Haiti. A Piacenza da poco più di un mese, il professor Saint Jean è protagonista di un progetto di collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, volto a trasferire innovazione e metodi didattici dalla Facoltà di Scienze agrarie italiana a quella haitiana.
Dopo anni di scambi online e progetti congiunti, questo terzo capitolo prevede una fase esperienziale in presenza. Saint Jean osserva da vicino laboratori, aule e metodi di ricerca, con l’obiettivo di adattarli al contesto haitiano, segnato da sfide politiche e infrastrutturali ma animato da un grande desiderio di crescita, soprattutto tra i giovani. «Le conoscenze teoriche ci sono, ma mancano risorse e strumenti pratici», spiega Saint Jean. «Sono qui per imparare e tornare con una visione nuova, per aiutare i nostri studenti motivati a costruire un futuro migliore».
Il progetto, promosso grazie al lavoro di Vincenzo Tabaglio e Giuseppe Bertoni (seguito da vicino, a livello operativo, dal docente Matteo Busconi e dal ricercatore Lorenzo Stagnati) è portato avanti dall’Università Cattolica in Paesi in difficoltà. In questo caso, il legame tra Piacenza e Haiti si è concretizzato grazie all’impegno di monsignor Graziano Borgonovo e alla collaborazione con l’ambasciata haitiana presso la Santa Sede. Un percorso complesso ma fondamentale, in cui la speranza viene coltivata come la terra: con pazienza, cura e determinazione.
