Indagine appalti, chieste le prime condanne

Richiesta di pena per l'imprenditore e l'ex dirigente della Provincia che hanno scelto il rito abbreviato. Per altri nove la procura vuole il processo

Paolo Marino
Paolo Marino
June 10, 2025|15 giorni fa
La sede della procura della Repubblica di Piacenza
La sede della procura della Repubblica di Piacenza
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Chiesta la condanna per i due imputati che hanno scelto il rito abbreviato (con relativo sconto di un terzo della pena) nel processo sugli appalti truccati in Val Trebbia e Val Nure. Il 9 giugno 2025 i pubblici ministeri Matteo Centini ed Emilio Pisante hanno chiesto la pena di tre anni e due mesi per Stefano Pozzoli, ex responsabile del Servizio edilizia della Provincia di Piacenza, accusato di turbativa d’asta, falso e corruzione; e due anni e otto mesi per Mauro Grilli, titolare di una ditta di Marsaglia, accusato di corruzione.
Per altri nove imputati, che hanno scelto di percorrere la strada processuale del rito ordinario, i pm hanno chiesto alla giudice Matilde Borgia il rinvio a giudizio. Ha preso la parola anche l'avvocato Mauro Casu, che assieme al collega Massimiliano Varsi difende Grilli, accusato di aver venduto il suo voto in favore di Mauro Guarnieri, candidato a sindaco di Corte Brugnatella alle elezioni amministrative che si tennero nel maggio del 2019.
La procura sostiene che a Grilli, in cambio del sostegno elettorale, sarebbero stati affidati due lavori pubblici. Ma, ha affermato il difensore, l'intervento sui danni da gelicidio è stato affidato a febbraio 2019 e terminato prima del presunto patto corruttivo. Invece, i lavori sulla strada di Oneto furono affidati da un pubblico ufficiale che non è stato indagato: con ciò dimostrando che non ci fu alcun accordo illecito. L'udienza preliminare è stata aggiornata al 26 giugno quando interverranno gli altri difensori.