Veleia, bagno di folla per Barbero al Festival di Teatro Antico
Il professore tiene una lectio magistralis su Pace e Guerra. Poi si concede ai fan
Donata Meneghelli
July 8, 2025|27 giorni fa

E’ come una rock star Alessandro Barbero: i suoi fan lo inseguono, si fanno autografare un suo libro, gli portano piccoli doni perché lui si ricordi di loro, i giovanissimi gli chiedono un selfie, studiosi e professori venuti da ogni parte d’Italia discutono di questioni storiografiche. Ma il più famoso storico italiano non si comporta affatto come una star e anzi si concede a loro generosamente. Ha scelto di tornare al Festival del teatro antico di Veleia, grazie al rapporto di fiducia creatosi con la direttrice artistica Paola Pedrazzini. Lunedì sera la sua lectio magistralis “In pace o in guerra”, al termine della quale firma copie del suo libro e si intrattiene con gli estimatori. “A chi può dare fastidio vedere persone a cui brillano gli occhi perché ti hanno incontrato”, ci dice a margine dello spettacolo.
Tra le rovine del foro, si sentiva solo la voce del vento e quella – autorevole e attrattiva – di questo straordinario studioso che sa così ben raccontare ciò che studia. “Nell’epoca che stiamo attraversando – dice Barbero - non è chiaro quando inizi una guerra, quando finisca, che regole abbia, chi la dichiari. Oggi fanno guerre negando che siano guerre, chiamandole operazioni militari speciali (così Putin quando la Russia ha invaso l’Ucraina) o peace keeping. Non si fanno più accordi di pace”. Da questa sollecitazione attualissima lo storico ha fatto ricerca per comporre la lezione condivisa con il pubblico di Veleia.
Un momento di altissimo valore civile è quando il professore declama per intero l’art. 11 della nostra Costituzione. Alla fine delle due ore di lezione, si congeda scherzando: “Ora può anche piovere”. Ma a piovere sono gli applausi scroscianti.