Truffe, convinto di parlare con le forze dell'ordine fa bonifico di 20mila euro

La clonazione dei numeri di telefono dei centralini della questura e dei carabinieri (con tanto di prefisso 0523 che compare sullo schermo) è l'ultima frontiera del raggiro

Simona Segalini
Simona Segalini
July 24, 2025|21 giorni fa
Michele Saglio, dirigente della Squadra Mobile della questura di Piacenza- © Libertà/Simona Segalini
Michele Saglio, dirigente della Squadra Mobile della questura di Piacenza- © Libertà/Simona Segalini
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E’ Michele Saglio, vice questore aggiunto e dirigente della Squadra Mobile di Piacenza, a confermare l’attualità di un’emergenza che finora ha mostrato soltanto i margini: la clonazione dei numeri delle forze dell’ordine per carpire somme anche ingenti. L’ultimo caso a Piacenza risale a due settimane fa. La vittima ha visto sfumare dal suo conto circa 20mila euro, da lui stesso trasferiti a un conto sconosciuto, convinto di essere al telefono con le forze dell’ordine.
E' questa l’ultima frontiera del raggiro - la clonazione dei numeri di telefono dei centralini della questura e dei carabinieri (con tanto di prefisso 0523 che compare sullo schermo) - per simulare un presunto attacco informatico sul conto corrente della vittima e per sanare il quale sarà necessario compiere un esoso bonifico su un conto dalle coordinate appena trasferite. Insomma, la fantasia dei truffatori non ha limiti, le tipologie di raggiro neppure (ma risentono delle mode, ad esempio la truffa dello specchietto dell’auto rotto è quasi in totale disarmo) e la Polizia di Stato, assieme a tutte le forze dell’ordine, affila i coltelli per rendere loro la vita più difficile. Dalle ultime indagini, a colpire nel Piacentino, sono state soprattutto organizzazioni malavitose con base in Campania, in Piemonte, nei Paesi dell’Est europeo.
Una truffa andata a segno ogni sette giorni - è quanto accade oggi a Piacenza città (e i dati sono riferiti soltanto alla questura) - rappresenta ogni singola volta una sconfitta della legalità e un affronto alla dignità (oltre che al portafogli) di persone molto spesso in là cogli anni.