Scuola diffusa, aumentano le lezioni fuori classe
Al terzo anno del progetto Fata entrano anche i Musei civici di Palazzo Farnese, l'Archivio di Stato e la sede del Parco del Trebbia
Redazione Online
|11 giorni fa

Una lezione a Xnl
E' stata presentata nei giorni scorsi alle scuole primarie e secondarie di 1° grado della città, nella cornice dell'auditorium Sant'Ilario, la nuova edizione del progetto "FATA - Scuola diffusa", percorso educativo promosso e finanziato dal Comune di Piacenza, giunto al terzo anno di realizzazione, che per il 2025-2026 amplia gli spazi in cui i giovani studenti potranno vivere l'esperienza di lezioni speciali.
Oltre alla Galleria d' Arte Moderna Ricci Oddi e XNL, coinvolti sin dall'esordio, Teatro Manicomics e Teatro Trieste 34 aggiuntisi a partire dal secondo anno di attività, aprono ora le loro porte all'iniziativa anche i Musei Civici di Palazzo Farnese, l'Archivio di Stato e la sede del Parco del Trebbia. L’obiettivo, infatti, è quello di favorire l’integrazione tra scuola e territorio, attivando collaborazioni con realtà culturali, artistiche, ambientali ed educative in cui bambini e ragazzi possono sperimentare la conoscenza al di fuori degli spazi tradizionali.
Dal punto di vista operativo, la settimana si articolerà in un primo momento in classe il lunedì, in cui gli studenti potranno interrogarsi sul senso del "fare scuola fuori dalla scuola", iniziando inoltre a costruire il loro taccuino: lo strumento che permetterà a ciascuno di fissare, attraverso immagini e parole, tutto quello che possa stimolare la loro curiosità ed essere anche approfondito successivamente. Nelle giornate successive - dal martedì al venerdì - bambini e ragazzi, accompagnati dai propri docenti e da un team di educatori e specialisti, potranno vivere attivamente gli spazi ospitanti come veri e propri contesti di apprendimento.
L'assessore alle Politiche Educative Mario Dadati, che ha fortemente voluto l'avvio del progetto a Piacenza, ne ha richiamato finalità e i contenuti ricordando l'ispirazione all'esperienza di "scuola diffusa" attuata dal Comune di Reggio Emilia e sottolineando l'approccio tematico - racchiuso nell'acronimo dei quattro elementi Fuoco, Aria, Terra e Acqua - legato agli elementi naturali e alle loro connessioni, che trasformano la città un ambiente educativo: “Abbiamo scelto di ispirarci ai quattro elementi naturali per progettare esperienze didattiche che accendano la creatività, favoriscano l’ascolto, radichino il sapere e liberino il pensiero. Ogni attività diventa così un viaggio sensoriale e relazionale, dove l’apprendimento si intreccia con l’emozione e la scoperta.”
A introdurre i lavori Elena Bensi, responsabile dell'unità operativa Scuola e Formazione che ha curato la progettazione dell'iniziativa, sottolineando l'importanza della collaborazione tra tutti i partner che hanno messo a disposizione i propri spazi. Hanno portato il proprio saluto, a tal proposito, la direttrice dell'Archivio di Stato Anna Riva, il vicepresidente vicario della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli in rappresentanza di XNL Piacenza, Alberto Dosi in qualità di consigliere per la Fondazione Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, il Presidente dell'Ente di gestione per i Parchi e la biodiversità dell'Emilia Occidentale Agostino Maggiali, Filippo Arcelloni e Mauro Mozzani in rappresentanza, rispettivamente, di Teatro Trieste 34 e Teatro Manicomics, nonché Emiliano Sampaolo per la Cooperativa Eureka cui è affidata la gestione del progetto.
Sono intervenuti, inoltre, Iride Sassi e Michele Campanini, educatori appartenenti alle Officine Educative del Comune di Reggio Emilia, che si occuperanno della formazione e dell'accompagnamento degli esperti ed educatori impegnati nel percorso di cui hanno illustrato, anche grazie alle immagini di passate edizioni, il valore educativo, pedagogico e umano, sottolineando come sia pensato per integrarsi con la programmazione didattica offrendo, alle classi, nuovi spunti di lavoro, dialogo e condivisione di pratiche educative innovative.
Presenti all'incontro anche il dirigente Andrea Grossi e la funzionaria Giorgia Babini, dell'Ufficio scolastico regionale - ambito di Parma e Piacenza. A portare la propria esperienza, infine, alcuni docenti che hanno testimoniato l'esperienza vissuta grazie al progetto.

