“Team Spagatori”: a Vinitaly l'inclusione parla piacentino
Ragazzi con disagio psichico che legano a mano, con spago, le bottiglie di vino frizzante. Un progetto di tradizione, inclusione e rinascita.
Thomas Trenchi
April 8, 2025|79 giorni fa

Un ritorno alle radici, una spinta verso il futuro e un forte messaggio sociale: così Piacenza si è mostrata nella 57ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale del vino in corso a Verona. Cantine 4 Valli, infatti, ha presentato ufficialmente oggi (8 aprile) un’iniziativa di eccellenza in Italia: la collaborazione con la cooperativa sociale I Perinelli per il confezionamento dei vini frizzanti con la tecnica manuale della “spagatura". A legare le bottiglie sono oggi 37 persone con disagio psichico, seguite dalla cooperativa e formate direttamente dalla famiglia Perini: la procedura è necessaria per trattenere il tappo durante la fermentazione interna.
Un progetto attivo già nel 2013
A illustrare il progetto – attivo già dal 2013 – sono stati Stefano e Massimo Perini di Cantine 4 Valli, insieme alla vicepresidente di Confindustria Piacenza Mariangela Spezia e ad altri rappresentanti delle istituzioni locali. In un contesto così prestigioso, che ogni anno richiama decine di migliaia di visitatori, l’iniziativa piacentina ha attirato l’interesse di numerosi operatori del settore. Non solo per l’originalità della tecnica, ma anche per il forte messaggio sociale che porta con sé. "Il lavoro è la più grande forma di resilienza", ha spiegato il dottor Corrado Cappa, ex primario di psichiatria a Piacenza. Al Vinitaly, il gruppo ha presentato anche un documentario firmato da Mariano Herrera che racconta queste storie di rinascita attraverso il mestiere di “spagatore”.
Cantine Casabella premiata con due etichette
A Vinitaly presente anche Cantine Casabella, realtà piacentina premiata con due etichette oltre i 90 punti nel concorso 5StarWines: lo Spumante Metodo Classico Montemartini (91) e il Gutturnio Riserva Duca di Ferro (93). "Sono vini che raccontano il territorio senza forzature stilistiche", ha spiegato il responsabile commerciale Massimo Rebecchi. La cantina ha inoltre presentato la linea "Mont'Arquato zero", vini senza alcol prodotti interamente con uve piacentine, puntando così a nuovi mercati e alle esigenze di consumo emergenti.
"Promuovere i nostri prodotti d’eccellenza all’interno dei nostri confini"
Oggi anche il consigliere provinciale Jonathan Papamarenghi ha partecipato a Vinitaly, raccogliendo i timori delle aziende riguardo all’export: "Quello dei dazi – ha dichiarato – è un tema da tenere presente. Dobbiamo essere concreti: l’export dei nostri vini a denominazione rappresenta solo il 5% della produzione. In questa fase incerta, è un richiamo a essere anzitutto profeti in patria, facendo conoscere e promuovendo i nostri prodotti d’eccellenza all’interno dei nostri confini. E lo si fa presentandosi con un’identità forte, che è il territorio, molto più che la singola cantina". Papamarenghi ha sottolineato come la presenza a Vinitaly sia importante tanto per le realtà strutturate, come Il Poggiarello – "una virtuosa storia anche dal punto di vista sociale" – quanto per il Consorzio Vini Doc, chiamato a rappresentare tutta la filiera. "Se anche nell’attuale stravolgimento commerciale – ha aggiunto Papamarenghi – si continuerà, anche con piccole cantine d’eccellenza, a presentare un territorio e non solo singole etichette, nulla potrà impedire a una realtà come quella piacentina di crescere”.
A Verona sono presenti oltre 4mila aziende vinicole da 18 paesi, con circa 30mila buyer internazionali accreditati. Anche Piacenza, come detto, è presente con diverse realtà del territorio, tra cui Torre Fornello, La Tosa, Cantine Casabella, Gaiaschi Terenzio Vini, Mossi 1558, Cantine Campana, Cantine 4 Valli, Il Poggiarello, Romagnoli, Luretta, Onesti Group e il Consorzio dei Colli Piacentini DOC.