Svariati reati a suo carico, rimpatriato 29enne senza fissa dimora
Il provvedimento è stato eseguito nella giornata di martedì 29 luglio dalla Questura di Piacenza coadiuvata nella fase esecutiva della Questura di Rimini
Redazione Online
July 31, 2025|16 giorni fa

Un cittadino straniero di anni 29 in Italia senza fissa dimora - non in regola con le norme per il soggiorno, se pur coniuge e figlio di cittadini italiani, con i quali non risultava convivere - è stato allontanato dal territorio nazionale con un decreto emesso dal Ministro dell’Interno per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Il provvedimento è stato eseguito nella giornata di martedì 29 luglio dalla Questura di Piacenza coadiuvata nella fase esecutiva della Questura di Rimini.
In particolare il provvedimento è stato richiesto dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Piacenza in quanto sull'uomo gravavano numerosi precedenti per reati contro la persona, il patrimonio, contro la P.A., inerenti alle sostanze stupefacenti e l’immigrazione, commessi in Italia tra il 2014 ed il 2024, con conseguenti condanne e sottoposizione a diverse misure cautelari, che lo hanno portato a scontare svariati periodi di detenzione.
Negli ultimi periodi si era reso anche protagonista di atti di maltrattamento nei confronti di donne, fatti per i quali è stato più volte arrestato e denunciato anche per diverse violazioni dei provvedimenti cautelari, dimostrando l’indifferenza alle leggi dello Stato.
L’indole violenta era emersa in particolare quando si trovava in stato di ebrezza alcolica o in alterazione dovuta all’uso di sostanze stupefacenti, che ne aumentavano la pericolosità sociale, elementi con i quali, grazie al lavoro della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Piacenza, era stato sottoposto alla misura di prevenzione personale “Daspo Willy”, emessa dal Questore di Piacenza per la durata di un anno, con il divieto di accesso in determinate aree urbane. Provvedimento che però non aveva sortito alcun effetto di contenimento della sua personalità violenta e nella commissione di reati con grave turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Le recentissime e varie condotte delittuose, come accaduto il 16 ottobre scorso quando era stato denunciato per rapina impropria in concorso, hanno dimostrato per l’ennesima volta una mancanza di volontà di voler intraprendere un percorso finalizzato al raggiungimento di un concreto ed effettivo ravvedimento o di inserimento nel contesto sociale e lavorativo, aggravando sempre di più il suo "curriculum" criminale.
Inoltre durante la sua permanenza sul territorio nazionale è risultato destinatario di numerosi provvedimenti di espulsione disposti dal Prefetto di Piacenza, anche per motivi di pericolosità sociale, nonché di diversi provvedimenti di espulsione emessi dal Giudice di Pace di Piacenza a titolo di sanzione sostitutiva della pena, con conseguenti ordini a lasciare il territorio nazionale emessi dal Questore di Piacenza, e ai quali si è sempre reso inottemperante.
In virtù della rilevante e permanente pericolosità sociale, il 26 maggio scorso, su proposta del Questore di Piacenza, il Tribunale di Bologna ha emesso nei suoi confronti la misura di prevenzione della Sorveglianza di Pubblica Sicurezza, con divieto di soggiorno nel Comune di Piacenza per la durata di tre anni.
L'uomo era arrivato in Italia all’età di 17 anni, per ricongiungersi al padre residente in questa provincia. Aveva poi rinnovato il proprio permesso di soggiorno solo due volte, poiché a seguito della commissione di reati inerenti agli stupefacenti era stato tratto in arresto e recluso. Nel 2016 era stato segnalato dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione perché sorpreso a delinquere in Ungheria e pertanto ricondotto in Italia.
Nel 2018 è diventa padre di cittadina italiana, concepita con una ragazza con delle fragilità psichiche, nel tentativo di ottenere un permesso di soggiorno; successivi accertamenti hanno permesso di accertare che la bambina era stata affidata dopo pochi mesi della nascita e posta in località protetta, stessa sorte per la ragazza ma in un'altra giurisdizione. Nel corso degli anni è stato rintracciato con altre ragazze di nazionalità italiana, molte delle quali, avviate alla sua stessa vita criminale.
Per i motivi indicati, su richiesta dell’ufficio Immigrazione della Questura di Piacenza, il Ministro dell’Interno ha emesso il decreto di allontanamento dal territorio dello Stato italiano con il divieto di rientrare per cinque anni, ed in caso di trasgressione oltre a subire la pena della reclusione fino a un anno verrebbe nuovamente allontanato con accompagnamento immediato alla frontiera, ed il giudice potrebbe sostituire la pena della reclusione con la misura dell’allontanamento immediato, con divieto di reingresso in Italia per un periodo da cinque a dieci anni.
L'uomo è stato rintracciato presso un albergo di Rimini dove si era recato per incontrare nuovamente la sua compagna. E' stato quindi accompagnato presso gli Uffici della Questura di Rimini e trattenuto in attesa delle formalità di rito e dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Bologna. Martedì 29 luglio il personale della Questura di Rimini e della Questura di Piacenza hanno effettuato l’accompagnamento con scorta internazionale, rimpatriando lo straniero presso il suo Paese d’origine.