Comportamenti corretti sul campo, premiati i giovani calciatori
Anche Filippo Galli alla serata conclusiva del torneo “Tra il dire e il Fair (Play)”
Alice Morelli
|13 giorni fa

Una serata dedicata ai valori dello sport, quella andata in scena all’auditorium di Sant’Ilario, dove si è svolta la premiazione del torneo giovanile “Tra il dire e il Fair (Play)”.
Ad aggiudicarsi il primo posto, per lo spirito con cui ha interpretato la competizione, è stata la Spes Borgotrebbia, ma gli applausi sono andati a tutte le squadre: Piacenza Calcio, San Giuseppe e Turris.
L’iniziativa, riservata alle formazioni Under 13, ha proposto un format innovativo, che ha posto al centro sia il risultato sportivo, sia i comportamenti virtuosi dentro e fuori dal campo.
Tra gli ospiti della serata, anche Filippo Galli, ex difensore del Milan e figura di spicco del calcio italiano: «Una volta, in campo, c’era più umanità. Quando un avversario si faceva male, calciavamo fuori il pallone per fermare il gioco. Oggi questi valori si sono un po’ persi, travolti dal desiderio di vincere a tutti i costi. Ma la vittoria arriva solo quando si dà tutto facendo squadra».
Galli ha ricordato un simbolo immortale del calcio mondiale, Diego Armando Maradona, come esempio di rispetto sportivo: «Fuori dal campo non è stato forse un modello, ma in campo sì. Era leale con tutti, compagni e avversari. Dopo il celebre gol contro l’Inghilterra, disse: “Senza i miei compagni non ci sarei riuscito”. Era un campione perché riconosceva l’importanza degli altri».
Accanto all’ex difensore, è intervenuto poi Oumar Daffe, responsabile dell’Ufficio Antirazzismo della Lega Serie A. Dal palco, dove si è parlato di un calcio che guarda lontano, è stata promossa anche “Senegol”, l’iniziativa che raccoglie indumenti per i ragazzi del Senegal.
Ad aggiudicarsi il primo posto, per lo spirito con cui ha interpretato la competizione, è stata la Spes Borgotrebbia, ma gli applausi sono andati a tutte le squadre: Piacenza Calcio, San Giuseppe e Turris.
L’iniziativa, riservata alle formazioni Under 13, ha proposto un format innovativo, che ha posto al centro sia il risultato sportivo, sia i comportamenti virtuosi dentro e fuori dal campo.
Tra gli ospiti della serata, anche Filippo Galli, ex difensore del Milan e figura di spicco del calcio italiano: «Una volta, in campo, c’era più umanità. Quando un avversario si faceva male, calciavamo fuori il pallone per fermare il gioco. Oggi questi valori si sono un po’ persi, travolti dal desiderio di vincere a tutti i costi. Ma la vittoria arriva solo quando si dà tutto facendo squadra».
Galli ha ricordato un simbolo immortale del calcio mondiale, Diego Armando Maradona, come esempio di rispetto sportivo: «Fuori dal campo non è stato forse un modello, ma in campo sì. Era leale con tutti, compagni e avversari. Dopo il celebre gol contro l’Inghilterra, disse: “Senza i miei compagni non ci sarei riuscito”. Era un campione perché riconosceva l’importanza degli altri».
Accanto all’ex difensore, è intervenuto poi Oumar Daffe, responsabile dell’Ufficio Antirazzismo della Lega Serie A. Dal palco, dove si è parlato di un calcio che guarda lontano, è stata promossa anche “Senegol”, l’iniziativa che raccoglie indumenti per i ragazzi del Senegal.
