Cerri come Mr. Wolf: «Mi piace rifondare puntando sui giovani»
Ospite a Zona Calcio Estate su Telelibertà, il piacentino ha raccontato le sue esperienze da calciatore, allenatore e dirigente
Redazione Online
|4 mesi fa

Michele Rancati e Massimo Cerri durante Zona Calcio Estate dalla piscina di Borgonovo
Massimo Cerri è la risposta a tante domande che da tempo attanagliano il mondo del calcio. Si può essere contemporaneamente molto competenti e altrettanto umili? È possibile unire una vasta conoscenza calcistica a una profonda cultura generale, che non riguardi solo il pallone? Nel mondo del calcio c’è spazio anche per chi ha fatto del rispetto delle regole e delle persona la propria cifra stilistica?
Ascoltando Cerri a Zona Calcio Estate, la trasmissione di Telelibertà condotta da Michele Rancati (in onda ogni lunedì alle 20.30 dalla piscina di Borgonovo), la risposta è “sì”.
Eppure il piacentino, prima calciatore professionista, poi allenatore e quindi dirigente tra Serie B e C, avrebbe tutti gli elementi per fare il “fenomeno” come tantissimi colleghi, anche meno titolati di lui.
«Ho ricevuto un’educazione molto tradizionale dai miei genitori - ha rivelato - con un messaggio molto chiaro: anche se sei bravo a giocare, la priorità deve essere la scuola, in modo da poter essere padrone del mio futuro e non dipendere dal calcio. Quindi mi sono diplomato al Respighi e poi iscritto all’università di Parma».
Intanto, la carriera decollava: giovanili e poi Prima squadra nel Piace, poi tanta Serie C a Fano, Teramo, Monopoli, Campania Puteolana.
Appese le scarpette, è arrivata la chiamata di Renato Cavazzi per entrare nel settore giovanile biancorosso come mister».
Al Piace è legata anche la sua prima esperienza come dirigente: «Intuizione di Stefano Gatti, che già in primavera mi chiese di trovare gli Under adatti per vincere la Serie D successiva. Con Franzini in panchina abbiamo fatto un record di punti ancora imbattuto, direi che è andata bene».
Da direttore sportivo le esperienze a Cosenza, Alessandria, Monopoli, Catanzaro e Brindisi: «Quest’ultima andò male, ma mi ha fatto capire che il mio posto nel calcio poteva essere anche differente. Ora sono consulente, aiuto presidenti e società in un ruolo nuovo, molto stimolante. Guardo 8 partite a settimana, dall’Under 17 alla Serie B, do consigli a chi me li chiede».
Ripercorrendo la sua carriera, emerge un dato: le squadre che ha ricostruito, puntando spesso proprio sui giovani, un anno dopo hanno vinto il campionato, anche se Cerri non ne era più al timone. «È accaduto a Cosenza, Alessandria e Catanzaro, con moltissimi giocatori che avevo scelto e portato io. Il mio compito, in questi come in altri casi, era tranquillizzare l’ambiente e rifondare la squadra, sento i trionfi successivi anche miei». Un po’ come il Mr. Wolf di Pulp Fiction, specializzato nel risolvere problemi.
Al termine dell’intervista a Cerri, linea al Poliambulatorio Gymed, dove Paolo Beghi e Barbara Romagnoli hanno illustrato alcuni esercizi di yoga utili per mantenere in forma fisico e mente durante l’estate.
Zona Calcio Estate torna ogni lunedì alle 20.30 su Telelibertà, le puntate sono disponibili on demand sul sito www.liberta.it.
Ascoltando Cerri a Zona Calcio Estate, la trasmissione di Telelibertà condotta da Michele Rancati (in onda ogni lunedì alle 20.30 dalla piscina di Borgonovo), la risposta è “sì”.
Eppure il piacentino, prima calciatore professionista, poi allenatore e quindi dirigente tra Serie B e C, avrebbe tutti gli elementi per fare il “fenomeno” come tantissimi colleghi, anche meno titolati di lui.
«Ho ricevuto un’educazione molto tradizionale dai miei genitori - ha rivelato - con un messaggio molto chiaro: anche se sei bravo a giocare, la priorità deve essere la scuola, in modo da poter essere padrone del mio futuro e non dipendere dal calcio. Quindi mi sono diplomato al Respighi e poi iscritto all’università di Parma».
Intanto, la carriera decollava: giovanili e poi Prima squadra nel Piace, poi tanta Serie C a Fano, Teramo, Monopoli, Campania Puteolana.
Appese le scarpette, è arrivata la chiamata di Renato Cavazzi per entrare nel settore giovanile biancorosso come mister».
Al Piace è legata anche la sua prima esperienza come dirigente: «Intuizione di Stefano Gatti, che già in primavera mi chiese di trovare gli Under adatti per vincere la Serie D successiva. Con Franzini in panchina abbiamo fatto un record di punti ancora imbattuto, direi che è andata bene».
Da direttore sportivo le esperienze a Cosenza, Alessandria, Monopoli, Catanzaro e Brindisi: «Quest’ultima andò male, ma mi ha fatto capire che il mio posto nel calcio poteva essere anche differente. Ora sono consulente, aiuto presidenti e società in un ruolo nuovo, molto stimolante. Guardo 8 partite a settimana, dall’Under 17 alla Serie B, do consigli a chi me li chiede».
Ripercorrendo la sua carriera, emerge un dato: le squadre che ha ricostruito, puntando spesso proprio sui giovani, un anno dopo hanno vinto il campionato, anche se Cerri non ne era più al timone. «È accaduto a Cosenza, Alessandria e Catanzaro, con moltissimi giocatori che avevo scelto e portato io. Il mio compito, in questi come in altri casi, era tranquillizzare l’ambiente e rifondare la squadra, sento i trionfi successivi anche miei». Un po’ come il Mr. Wolf di Pulp Fiction, specializzato nel risolvere problemi.
Al termine dell’intervista a Cerri, linea al Poliambulatorio Gymed, dove Paolo Beghi e Barbara Romagnoli hanno illustrato alcuni esercizi di yoga utili per mantenere in forma fisico e mente durante l’estate.
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