«Ripetuti blackout a Gragnano, serve ristoro dei danni e confronto con il gestore»
Il consigliere Albasi (Pd) ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale proponendo l'apertura di un tavolo di confronto
Redazione Online
August 11, 2025|3 giorni fa

Foto aerea di Gragnano
«Le continue interruzioni e micro interruzioni elettriche che negli ultimi mesi hanno interessato il Comune di Gragnano e altri territori della provincia di Piacenza non sono semplici disagi momentanei, ma hanno inciso sulla vita quotidiana di famiglie, attività economiche e servizi. È necessario garantire ai cittadini standard elevati di continuità e affidabilità della fornitura elettrica, ovunque essi vivano, dalle aree metropolitane ai piccoli comuni della montagna». Lo dichiara il consigliere regionale del Partito democratico Lodovico Albasi, che ha rivolge un’interrogazione alla Giunta per chiedere un’interlocuzione istituzionale con il gestore della rete elettrica.
Albasi sottolinea come la Regione, pur non avendo competenze dirette sulla gestione della rete elettrica, debba assumere, in casi come questi, un ruolo di garanzia e coordinamento, come prevede la legge regionale n. 4/2017. Per questo chiede che si apra un tavolo con il gestore e con le associazioni dei consumatori per monitorare la situazione, informare correttamente i cittadini e individuare azioni condivise per prevenire il ripetersi di problemi di questo tipo. «Non si tratta di individuare responsabilità - precisa - ma di collaborare per assicurare una manutenzione attenta e programmata della rete, riducendo il rischio di guasti e interruzioni». E auspica che, laddove siano documentati danni economici o materiali subiti dagli utenti, si possano garantire forme di ristoro adeguate.
«La transizione ecologica e digitale – conclude – non può prescindere da infrastrutture affidabili. Garantire energia continua e sicura è una condizione indispensabile per la qualità della vita dei cittadini e la competitività delle imprese, anche nei territori più periferici della nostra regione».