Piantedosi: «Ipotesi zone rosse. Rinforzi entro l'anno»
Il ministro degli Interni a Piacenza per partecipare al comitato per l’ordine e la sicurezza urbana in Prefettura
Redazione Online
July 15, 2025|4 giorni fa

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è a Piacenza. Il responsabile del Viminale, accolto dal prefetto Paolo Ponta, è arrivato nella mattinata di martedì 15 luglio per partecipare alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza urbana in Prefettura. Presente anche il capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Pisani.
L'incontro era stato richiesto dalla sindaca Katia Tarasconi in seguito agli ultimi episodi di violenza che hanno scosso la città e che hanno coinvolto le giovani generazioni. Una serie di scontri e risse che hanno sollevato preoccupazione crescente tra cittadini, amministratori e forze politiche, facendo alzare la tensione. Al centro della richiesta avanzata dalla prima cittadina c’è la necessità di un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio.
«E' stata una discussione molto approfondita. Abbiamo analizzato i dati e preso atto della situazione - ha detto il ministro ai microfoni di Telelibertà -. Molto importante il quadro degli episodi che gravano sulla città illustrato dal Procuratore della Repubblica, e quindi abbiamo dato mandato per una messa a punto di alcune iniziative che tengano conto di alcuni fenomeni che risentono di una presenza straniera 'non positiva', con gruppi che si fronteggiano per il controllo delle zone di spaccio. Ho dato mandato di analizzare soluzioni adottate altrove con successo, come l'individuazione di zone dove praticare una attenzione dedicata, le cosiddette 'zone rosse' in cui praticare un'attenzione più mirata». «Io credo che da qui al prossimo mese daremo un segno visibile e tangibile».
Tema rinforzi
Sul tema dei rinforzi Piantedosi ha garantito l'arrivo di nuovo personale che potrà arrivare anche dai corsi per allievi agenti che si concluderanno entro l'anno anche nella scuola di polizia di Piacenza, oltre all'utilizzo sempre più massiccio dei Reparti mobili di prevenzione crimine. «Tenendo conto - ha precisato - che nell'ultimo anno abbiamo tenuto il passo delle dismissioni di agenti che hanno cessato il servizio sostituendoli con nuovo personale e anche qualcosina in più. Teniamo anche conto che queste sostituzioni rappresentano in sé un potenziamento perché entrano in campo forze fresche che fisiologicamente sono più operative di quelle che vanno a rimpiazzare. Abbiano anche messo in campo in questo stesso periodo 400 unità del Reparto di prevenzione crimine che sono forze mobili utilizzate sul territorio per servizi mirati».
Sulla presenza di ronde di cittadini, il ministro ha detto che non gli risulta che il fenomeno sia presente nella realtà piacentina: «Esistono iniziative di cittadinanza e attiva e di controllo di vicinato che sono senza dubbio positive come tutto quello che concerne un'elevazione del senso civico - ha precisato -. Il resto compete alle forze dello Stato e lungi da me l'idea di farvi affidamento».
Il commento del prefetto Paolo Ponta
«Abbiamo messo insieme un bel sistema, con gli enti locali e le forze dell'ordine, che potrà essere sfruttato ampiamente da chi mi seguirà - ha spiegato il prefetto Paolo Ponta, destinato a Lecco e sostituito a breve da Patrizia Palmisani -, che ha tanta esperienza anche in aree popolose come la provincia di Monza e porterà senz'altro un valore aggiunto».
Il commento della sindaca Katia Tarasconi
«Ringrazio il ministro per aver accolto così rapidamente l’invito e per l’impegno assunto sull’incremento dell’organico delle forze di polizia, come avevo chiesto di recente in una lettera - ha aggiunto la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi -. Avrei preferito conoscere tempi e numeri precisi, ma è comunque positivo sapere che il Governo prevede di aumentare il presidio del territorio entro l’anno. Durante la riunione abbiamo analizzato i dati sulla sicurezza: la microcriminalità resta la problematica più avvertita, pur in un contesto di calo complessivo dei reati, come sottolineato dallo stesso ministro, che ha riconosciuto il lavoro efficace delle forze dell’ordine in collaborazione con le istituzioni locali». «Credo che ci sia molta consapevolezza da parte del ministro e delle forze dell'ordine sulla situazione, e credo nel tema dell'impegno di fornire maggiori agenti per il territorio».
Sul tema delle 'zone rosse' Tarasconi ha aggiunto che «se il questore e il prefetto riterranno che possano essere uno strumento utile, io non le escludo a prescindere, senza sottovalutare le nostre problematiche e il sentimento dei cittadini».
Leggi anche