Piacenza, provincia per i giovani? Siamo al 23esimo posto

La classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita per fasce d'età. Al 28° posto per il benessere degli anziani, solo al 68° per i bambini

Redazione Online
May 26, 2025|70 giorni fa
gratta03piacenza 23 maggio 2007 panorama piacenza conferenza reggi dal grattacielo ( foto cravedi )
gratta03piacenza 23 maggio 2007 panorama piacenza conferenza reggi dal grattacielo ( foto cravedi )
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Piacenza si piazza al 23° posto in Italia per quanto riguarda il benessere dei giovani, al 28° per gli anziani e al 68° per i bambini. Sono i dati forniti dall'indagine sulla qualità della vita per fasce d’età nelle 107 province italiane, in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 26 maggio. 
Bolzano, Gorizia e Lecco le province dove si vive meglio: c’è molto Nord Est nelle tre top ten delle classifiche che misurano rispettivamente il benessere di anziani, giovani e bambini sul territorio italiano. Delle trenta province che popolano la parte alta delle tre graduatorie sono 17 quelle appartenenti alla macro-area. Altre dieci sono territori del Nord Ovest, due sono del Centro e una del Mezzogiorno (le ultime tre, in particolare, si incontrano nell’indice dedicato ai più piccoli, tra 0 e 14 anni).
Dove Piacenza si è piazzata meglio è appunto il Sistema giovani, in cui svetta Gorizia: noi siamo al 23° posto (ma eravamo al 7° lo scorso anno, al 4° nel 2023 e addirittura al 1° posto tre anni fa). La nostra provincia, in particolare secondo la classifica del Sole 24 Ore,  è al 7° posto per quanto riguarda le aree sportive,  al 31° per la disoccupazione giovanile, al 77esimo posto per la percezione di sicurezza dei ragazzi sopra i 14 anni e all'82° per incidenti stradali notturni. 
Migliora il Sistema anziani: la provincia di Piacenza guadagna posizioni collocandosi al 28° posto. L'anno scorso eravamo scivolati al 57° posto dopo aver occupato il 25°scalino. In particolare Piacenza è al 17° posto per posti letto nelle Rsa, al 13° per importo medio delle pensioni di vecchiaia, al 62° per orti urbani e addirittura al 99° per esposizione all'inquinamento acustico. Una graduatoria dove, complessivamente, vince Bolzano.
Altra storia per il Sistema bambini, che fa scivolare Piacenza al 68° posto in Italia (lo scorso anno eravamo al 60° e due anni fa al 54°) in una classifica capitanata da Lecco. La nostra provincia si difende bene per quanto riguarda la spesa sociale per famiglie e minori (12° posto) e il tasso di fecondità (15° posto), decisamente meno se si parla di incidenza delle rette scolastiche sul reddito pro capite (82° posto), edifici scolastici con la palestra (90°) e relazioni sociali (93°).
Zandonella (Lega): «Giovani e bambini, Piacenza scivola ancora: servono azioni concrete, non slogan»
«L’aggiornamento della classifica sulla qualità della vita per i giovani pubblicata dal Sole 24 Ore è impietoso: Piacenza scende al 23° posto. Solo tre anni fa, con la tanto criticata - da parte dei soliti noti - amministrazione di centrodestra, eravamo primi. Non stupisce che chi criticava solo per ideologia ora resta mestamente taciturno. Un crollo netto che riflette l’inefficacia dell’attuale amministrazione comunale anche in questo ambito».Così Luca Zandonella, consigliere comunale della Lega ed ex assessore alle politiche giovanili. «Nel dettaglio – prosegue – è impietoso il dato sulla percezione di sicurezza dei ragazzi sopra i 14 anni: 77° posto. Un dato preoccupante, che segnala un disagio crescente su uno dei fronti più importanti del vivere civile».«È doveroso sottolineare che, pur essendo una classifica provinciale, la città di Piacenza incide fortemente sul risultato complessivo, rappresentando oltre un terzo della popolazione totale. Un’azione incisiva dell’amministrazione comunale migliorerebbe quindi concretamente la posizione in classifica e di conseguenza la qualità della vita dei giovani piacentini».«Anche sul fronte dell’infanzia la situazione è tutt’altro che positiva. Piacenza scivola al 68° posto nella classifica «Sistema bambini» (era al 60° nel 2023 e al 54° nel 2022). In particolare, sui fronti dove si è più in difficoltà, ossia incidenza delle rette scolastiche sul reddito pro capite, gli edifici scolastici dotati di palestra e le relazioni sociali, servirebbe dotarsi di politiche efficaci, ben diverse da quelle attuate fino ad ora.»«Con l’aumento delle tasse comunali – aggiunge Zandonella – e con oltre 5 milioni di euro in più incassati ogni anno dall’amministrazione Tarasconi rispetto al passato, ci si sarebbe aspettati un investimento concreto proprio su questi fronti, per sostenere davvero le famiglie piacentine. Altrimenti a cosa serve aumentare le tasse se poi la situazione generale peggiora?».«È finito il tempo dei sondaggi e delle indagini lautamente pagate con i soldi dei piacentini: dopo 3 anni di amministrazione serve intervenire concretamente, con azioni vere e tangibili. Quanto fatto fino ad oggi non è sufficiente. Andando avanti cosi si possono anche togliere i cartelli all’ingresso di Piacenza «Città a sostegno dei bambini».«Chiedo all’amministrazione Tarasconi – conclude – di mettere finalmente al centro sicurezza, maggiori opportunità reali e spazi per i giovani e attenzione concreta alle famiglie, che sono il perno della nostra società: le sole parole, magari anche molto belle da ascoltare, non aiutano veramente i cittadini.»