Ministro Pichetto Fratin in visita alla Siet: «Centro di ricerca strategico»

E' un punto di riferimento europeo per la sperimentazione di tecnologie nucleari

Thomas Trenchi
June 9, 2025|16 giorni fa
Ministro Pichetto Fratin in visita alla Siet: «Centro di ricerca strategico»
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Un edificio industriale degli anni Venti affacciato sul Po, nel cuore della centrale termoelettrica di Piacenza, ospita un gioiello poco conosciuto: la Siet, fondata nel 1983 da Enea e Cise (allora di proprietà Enel), che è un punto di riferimento europeo per la sperimentazione di tecnologie nucleari. Oggi, 9 giugno, la visita del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, due giorni dopo l’annuncio ufficiale dell’adesione italiana all’Alleanza nucleare guidata dalla Francia, ha acceso i riflettori su questa realtà strategica. Non una semplice passerella istituzionale, ma un sopralluogo concreto in vista di un possibile ritorno dell’Italia all’energia atomica.
Casco in testa, il ministro ha definito Siet «un centro di ricerca strategico che mantiene alta la competenza italiana nel mondo» e ha sottolineato l’importanza di «dotare il Paese di un quadro giuridico per poter decidere sul nucleare nel prossimo decennio». In prima linea anche il presidente Giorgio Graditi (Enea): «Per una rete elettrica stabile serve il nucleare». E la sindaca Katia Tarasconi: «Mi auguro che eventuali progetti siano condivisi con il territorio, non imposti dall’alto. Di certo, Siet è un gioiello poco conosciuto, ma di alto valore. Qui lavorano giovani molto preparati, una vera e propria eccellenza».
Alla Siet si testano sistemi per reattori nucleari in varie condizioni, come separatori di vapore e impianti di rimozione del calore. Non a caso tra i clienti ci sono General Electric, Westinghouse, Mitsubishi, Rolls Royce. Il 70% delle commesse arriva dall’estero. «In Italia potremmo fare molto di più», commenta l’amministratore delegato Alfredo Luce. A rilanciare il tema della concretezza è Valter Alberici, imprenditore piacentino che rappresenta Tectubi, azienda azionista di Siet: «La fusione è lontana, la fissione è una realtà. Serve un passo deciso, come sta facendo la Francia». Il ministro risponde all’appello: «Oggi la sfida è creare consenso, non fare campagna elettorale. Voglio che i miei nipoti vivano in un Paese tra i primi dieci al mondo».