Lucio Corsi batte Sinner: il cantautore toscano è la parola di tendenza su Google 2025
E tra le curiosità spicca, al terzo posto, Lorenzo Musetti, poi il caso Garlasco e l'IA
Fabrizia Malgieri
|2 giorni fa

Il cantautore toscano Lucio Corsi
Lucio Corsi è la parola di maggior tendenza nel 2025 secondo Google. Anche quest’anno, la popolare piattaforma di ricerca online ha svelato quali sono state le parole più cercate, a partire da quelle che hanno assistito ad un aumento in termini di ricerche, e le tendenze che hanno caratterizzato quest’annata che si prepara a volgere al termine. Dopo che il campione di tennis alto-atesino Jannik Sinner si è aggiudicato il primato lo scorso anno, il cantautore di Grosseto – che è balzato agli onori delle cronache grazie al suo brano “Volevo essere un duro”, classificatosi secondo all’ultima edizione del Festival di Sanremo – si riprende finalmente la sua rivincita e si conferma una delle ricerche di Google che ha assistito ad un maggior incremento rispetto al 2024. Il picco? Ovviamente tra il 2 febbraio e il 1° marzo, in concomitanza con il mese dedicato alla kermesse canora nazionale, e un successivo, nei dintorni di maggio, nel periodo in cui Corsi ha partecipato all’Eurovision Song Contest prendendo il posto del vincitore di Sanremo, il cantante genovese Olly con la canzone “Balorda nostalgia”, che ha scelto di rinunciarvi. E a proposito di Olly, il “perché?” della sua rinuncia alla partecipazione al festival canoro è stato un’altra delle ricerche di maggiore tendenza su Google proprio in quelle settimane – alla fine, l’interprete aveva deciso di concentrarsi sul tour già in programma per l’Italia nel periodo corrispondente a quello dell’Eurovision. Non solo musica: subito dopo Olly e Lucio Corsi, tra i personaggi che hanno incuriosito gli internauti su Google si piazza al terzo posto Lorenzo Musetti, visto che l’annata in corso è stata particolarmente promettente per il tennista, posizionandosi in sesta posizione nella prestigiosa classifica Atp – e anche scavalcando il collega Sinner, che scivola via dalla classifica in questo 2025. A interessare il pubblico del web non sono mancate domande legate ai conflitti internazionali, in particolare sulla questione israelo-palestinese, così come ricerche sul nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, soprattutto per via del nome scelto al momento della sua elezione.

Seguono interrogativi sulla chiusura del programma tv di Ilary Blasi “The Couple”, gli incendi che hanno messo in ginocchio la città di Los Angeles agli inizi di gennaio, così come la breve detenzione dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy e la chiusura di TikTok negli Stati Uniti - tuttavia scongiurata grazie ad un accordo tra l’amministrazione Trump e la Cina. Google si conferma anche il motore di ricerca preferito per chi si pone interrogativi su diversi casi di cronaca, a partire da quella “nera”: con la riapertura del “caso di Garlasco” – per cui si torna ad indagare a distanza di quasi 20 anni sull’omicidio della giovane Chiara Poggi, per cui è attualmente in detenzione il fidanzato dell’epoca, Alberto Stasi – il motore di ricerca ha assistito ad un importante incremento in termini di ricerche su “Perché?” e “Cosa significa?” la scelta di riaprire le indagini e rimettere in discussione la condanna dello stesso Stasi. Per quanto riguarda i contenuti più leggeri, la pellicola “Conclave” – diretta da Edward Berger e uscita nel 2024 – è tornata alla ribalta nelle ricerche su Google dopo che è stato eletto il nuovo Pontefice.
E l’intelligenza artificiale? Pare che uno dei temi più discussi nel mondo reale abbia accolto meno interesse rispetto ad un tempo su Google, anche se la domanda “Come funziona l’IA?” è cresciuta del 300% rispetto all’anno scorso. A chiederlo sono soprattutto italiani che si affidano all’IA per realizzare immagini, studiare, fare presentazioni, modificare foto, fare riassunti, scrivere testi, creare canzoni, arredare casa, per i video e per le mappe concettuali. Stiamo diventando ufficialmente un popolo pigro, caro Google?


