La chiave del Dna per svelare il mistero del neonato morto

Per avere l’esito degli accertamenti sarà necessario attendere l’incrocio di test diversi. La salma del piccolo rimane a Pavia

Ermanno Mariani
June 28, 2025|34 giorni fa
Il bagno del pronto soccorso dell'ospedale di Piacenza dove è stato ritrovato il corpo del neonato senza vita
Il bagno del pronto soccorso dell'ospedale di Piacenza dove è stato ritrovato il corpo del neonato senza vita
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 Sono stati completati gli esami compiuti sul bambino di sette mesi trovato in un cestino della spazzatura del bagno dell’ospedale giovedì 19 giugno. In particolare, sono stati effettuati fra i vari accertamenti anche quelli genetici, che potranno consentire di comprovare con certezza l’identità della madre del bimbo qualora fosse identificata, e di attribuire alla donna eventuali ipotesi di reato. Si è ancora nel campo delle ipotesi, poiché per i risultati dell’esame autoptico occorrerà attendere diversi giorni. L’esame è stato eseguito presso l’Istituto di medicina legale di Pavia da un medico specializzato in accertamenti su corpicini di neonati. Fra gli altri accertamenti compiuti durante l’autopsia anche quello tossicologico, per capire se la madre abbia assunto particolari farmaci o sostanze. Effettuati anche esami per rilevare eventuali macchie ipostatiche (o livor mortis), che possono fornire indicazioni utili per stimare l’ora del decesso in un esame autoptico, ma da sole non permettono una determinazione precisa; andranno quindi comparate ad altri esami. L’esito degli accertamenti potrà stabilire se il bambino è nato morto, determinando così un’ipotesi accusatoria di procurato aborto, oppure se il bambino ha respirato e, in questo caso, l’ipotesi di reato potrebbe essere più grave.
Intanto proseguono le indagini per cercare di risalire all’identità della madre.