La Cgil chiede certezze per i trenta precari del Tribunale
Assunti grazie ai fondi del Pnrr nell'ambito dell'Ufficio per il Processo, rischiano di non venire confermati con gravi danni per il settore della giustizia
Redazione Online
June 30, 2025|43 giorni fa

Il Tribunale di Piacenza
A un anno dalla scadenza dei contratti dei lavoratori assunti con fondi Pnrr nell’ambito dell’Ufficio per il Processo, il Ministero della Giustizia non dà certezze sulla loro completa stabilizzazione. A Piacenza si tratta di 30 lavoratori che prestano servizio in Tribunale e che non sanno se verranno confermati.
"Personale di ruolo e personale precario, insieme, hanno consentito un reale avanzamento del sistema Giustizia – afferma Melissa Toscani, Segretaria Generale Fp Cgil – ma senza risorse adeguate rischiamo di disperdere un enorme patrimonio di competenze e innovazione. Almeno 6.000 lavoratori su 12.000, assunti - vala la pena ricordarlo - tramite concorso pubblico, potrebbero ritrovarsi disoccupati, vanificando gli obiettivi del Pnrr e gli importanti investimenti fin qui realizzati".
Il personale di ruolo già oberato e che da trent'anni non vedeva investimenti nel comparto giustizia rischia di trovarsi di nuovo solo a combattere contro una mole di lavoro sfiancante per tentare, come fatto fino al 2022, di reggere il sistema e fornire comunque una risposta adeguata ai cittadini. Un contesto che, come detto, si riverbera anche sul sistema della Giustizia a Piacenza.
Inoltre, denuncia Toscani, "il Dicastero di via Arenula è l’unico a rifiutare il confronto sindacale per il Contratto Integrativo di Ente, indispensabile per recepire le novità del CCNL 2019-2021, definire il nuovo ordinamento professionale compresa l'individuazione dei profili professionali effettivamente aderenti alle attività oggi svolte, come appunto i nuovi profili introdotti dal Pnrr, e attivare le procedure per un piano di assunzioni strutturali".
L’assemblea del personale avvenuta a Piacenza la mattina del 30 giugno ha approvato un ordine del giorno sulle criticità del sistema; inoltre ha avviato una raccolta di firme per sensibilizzare il Ministero sulla stabilizzazione dei precari che è stata accolta in modo molto partecipato da coloro che sono gravitati attorno a vicolo del Consiglio: avvocati, dipendenti del Tribunale e della Procura e anche semplici cittadini.
Al termine dell’iniziativa, i delegati della Fp Cgil di Piacenza con Toscani hanno incontrato il Prefetto, che ha assicurato piena disponibilità a rappresentare la vertenza nelle sedi istituzionali.
"Alla luce del successo dell’iniziativa che ha posto i temi della Giustizia e della qualità del servizio e del lavoro al centro del dibattito - conclude Toscani - la Fp Cgil non potrà che continuare con maggior forza, a tutti i livelli, la mobilitazione per la stabilizzazione di tutto il personale precario della Giustizia; insieme alla vertenza che punta alla definizione del Contratto Integrativo di Ente, corredato da imprescindibili stanziamenti economici".