«Il nostro acquedotto? Un gioiellino, qualità buona e poche perdite»

Iren invita a non diffidare dell'acqua della rete cittadina: «Nitrati e solfati ampiamente sotto i limiti, i controlli sono costanti»

Elisabetta Paraboschi
July 16, 2025|20 giorni fa
In una foto degli anni '50, cantiere di lavoro per il taglio delle tubazioni dell'acquedotto cittadino
In una foto degli anni '50, cantiere di lavoro per il taglio delle tubazioni dell'acquedotto cittadino
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Piacenza, l’acqua del rubinetto è «buona» e l’acquedotto è «un gioiellino». A dirlo sono Angelo Ghillani e Stefano Mussi di di Iren acqua Piacenza ma a confermarlo sono soprattutto i numeri.
Le perdite della rete idrica piacentina si attestano al 9,35%, ben al di sotto della media nazionale del 42,4%. Ottimi anche i parametri di qualità: pH 7,5, nitrati e solfati ampiamente sotto i limiti, tracce di arsenico 30 volte inferiori al massimo consentito.
La rete del Comune di Piacenza è composta da circa 365 chilometri di condotte principali e 108 chilometri di derivazioni, alimentata da 18 pozzi e tre gruppi di rilancio, con due nuovi pozzi in fase di attivazione. Iren ha suddiviso la rete in 26 distretti per monitorare meglio eventuali guasti, con l’obiettivo di arrivare alla copertura totale.
«Effettuiamo costanti controlli e campionamenti – spiega Mussi – ma c’è ancora diffidenza verso l’acqua di rubinetto». Il progetto "Acquapubblica" sta funzionando: aumentano i prelievi dalle fontanelle pubbliche di Farnesiana, via XXIV Maggio, Mortizza e Quarto.