«I distributori di Europam saranno riforniti entro 48 ore»

L’impegno garantito in un incontro in Regione. Nelle alte valli di Trebbia e Nure resta la preoccupazione per il futuro

Nadia Plucani
July 22, 2025|13 giorni fa
Gli amministratori locali chiedono che sia garantita la continuità del servizio
Gli amministratori locali chiedono che sia garantita la continuità del servizio
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I distributori di carburante Europam saranno tutti riforniti, entro 48 ore, ma non c’è ancora la certezza che la situazione sia definitivamente risolta. Un primo risultato è stato raggiunto ieri grazie a un tavolo convocato dal vicepresidente della Regione Vincenzo Colla, a seguito dell’interessamento bipartisan dei consiglieri regionali Tommaso Fiazza (Lega) e Lodovico Albasi (Pd), con i rappresentanti di Europam e delle associazioni di categoria, i sindaci dei territori interessati e la presidente della Provincia, Monica Patelli.
L’obiettivo della riunione era comprendere il motivo della discontinuità che si è registrata a partire dal maggio scorso nei rifornimenti agli impianti di carburante a marchio Europam dell’Alta Valnure e Alta Valtrebbia. Nessuna garanzia sembra essere però arrivata dal dirigente di Europam Gabriele Berretta sulla risoluzione definitiva del problema.
«La preoccupazione che permane è rispetto a una programmazione strutturale – riferisce Colla, sentito dopo l’incontro - perché se oggi abbiamo la possibilità di fare un pieno di benzina e poi tra un mese i distributori sono ancora vuoti, è evidente che la situazione non può reggere. In quei luoghi ci sono ospedali, ci sono attività artigianali e agricole e il distributore di benzina è veramente un servizio pubblico. Se si chiude una pompa in città, un’altra si trova facilmente, ma nelle realtà di montagna ci sono grandi distanze da percorrere. Oggi abbiamo avuto una prima risposta, ma monitoriamo l’evolversi e la tenuta della situazione ». Così anche i sindaci, che auspicano sia garantita la continuità del servizio.
Da quello che si è potuto apprendere, sembra che Europam soffra della scarsa sostenibilità economica dei punti di distribuzione proprio sulla montagna, in particolare degli alti costi di trasporto del materiale, ma nonostante ciò non intenda disimpegnarsi. Gli impianti sono attualmente in fase di rifornimento grazie a un accordo con la società ReteItalia, con cui Europam ha attivato un piano straordinario rinunciando temporaneamente ai propri margini economici e restano da concludere alcuni accordi con i gestori privati. Berretta, riferisce Albasi, ha dato la sua disponibilità a collaborare con i sindaci per eventuali soluzioni di autogestione degli impianti.
«Grazie per la disponibilità – dice il sindaco di Farini, Marco Paganelli, sollevando un altro problema -, ma un distributore che non funziona è un disservizio ancor più grave che non avere un distributore». Sia Paganelli sia la sindaca di Ferriere, Carlotta Oppizzi, hanno infatti riferito di un guasto ai rispettivi impianti che impedisce la riapertura.
«In montagna restare senza carburante significa mettere a rischio la vita quotidiana», dice la sindaca di Travo, Roberta Valla. «Le nostre zone possono essere poco sostenibili per le compagnie – è il commento del sindaco di Pontedellolio, Alessandro Chiesa - ma è altrettanto vero che il servizio è fondamentale e disagi così importanti rischiano di dare un colpo mortale alle nostre valli».
Da parte del consigliere Albasi la richiesta che «Europam valuti forme di compensazione per i gestori colpiti e che si garantisca una parità di prezzi tra aree montane e pianura». Richiesta condivisa dal consigliere Fiazza che ha ribadito «la necessità di passare da promettere a portare risultati concreti».