Don Tagliaferri: «Costretti a chiudere i cancelli della parrocchia»

Il parroco di San Giuseppe Operaio interviene sulle risse e le aggressioni, alcune a sfondo razziale, che in queste ultime settimane hanno sconvolto la città.

Federico Frighi
Federico Frighi
July 5, 2025|8 giorni fa
san giuseppe operaio ferrari
san giuseppe operaio ferrari
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Abbiamo dovuto chiudere di notte i cancelli degli spazi attorno alla chiesa. Noi che siamo una parrocchia e che per definizione pratichiamo l’accoglienza. Siamo stati costretti ma non può essere questa la soluzione».
Don Federico Tagliaferri, parroco di San Giuseppe Operaio e vicario episcopale per la città, interviene sulle risse e le aggressioni, alcune a sfondo razziale, che in queste ultime settimane hanno sconvolto la città. E che hanno portato Comunità islamica e capogruppo in Consiglio comunale a chiedere un tavolo urgente in prefettura con la partecipazione del vescovo e lo stesso vescovo Adriano Cevolotto, durante l’omelia di Sant’Antonino, ha denunciare la necessità di più legalità e più occasioni di futuro per le giovani generazioni. Via IV novembre prima, poi via Ottolenghi, infine via Boselli. Le ultime due in territorio parrocchiale di San Giuseppe Operaio, alla Galleana.
«Sono molto dispiaciuto perché si rischia di compromettere la sicurezza della vita cittadina ma non meravigliato», ammette don Tagliaferri. I protagonisti in negativo sono gruppi di giovani che si spostano di quartiere in quartiere. «Si fermano in luoghi in cui trovano una certa privacy - osserva -. Tra questi anche il cortile della nostra parrocchia. Alcuni mostrano anche temperamenti abbastanza accesi non solo verbalmente, anche se di fatto non hanno creato danni. la sensazione è che ci siano in giro bande di ragazzi che girano la città e se passano da noi transiteranno anche nelle altre parrocchie. Principalmente sono di origine non italiana anche se non voglio che questo particolare aizzi certi animi ma è un dato di fatto. Alcuni sicuramente sono quelli che sono arrivato dai giardini di via Damiani davanti a Nostra Signora di Lourdes. Due anni fa c’erano stati dei problemi con queste bande, la polizia aveva intensificato i passaggi e questi si sono spostati. I primi sono arrivati da noi in San Giuseppe Operaio dopo le azioni messe in campo nel quartiere vicino. Abbiamo notato la coincidenza temporale di questo fenomeno».