Benzina "a gocce" e self-service chiusi. "Gestori vittime"

Continua il caso Europam. Samuelli: «Chi vive in montagna merita il premio Nobel»

Elisa Malacalza
Elisa Malacalza
May 17, 2025|40 giorni fa
La cisterna arrivata a Bobbio
La cisterna arrivata a Bobbio
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Va così ormai da settimane. In diversi comuni sembra di essere tornati all’austerity, ci manca solo che si torni ad andare a cavallo: non siamo nei primi anni Settanta eppure le risposte arrivano a singhiozzi, come la benzina. Centellinata, trattata come oro raro. In molti distributori, che hanno avuto la fortuna di veder arrivare la cisterna, siamo alla razionalizzazione totale: 10 euro per le auto, 5 euro per le moto. Non di più, altrimenti finisce tutto. I gestori fanno fatica e non ci dormono la notte, loro di questo vivono, soprattutto in montagna, dove trovare il modo di lavorare senza trasferirsi da un’altra parte è un miraggio.
Quindi, in attesa di risposte sollecitate pure alla prefettura cui si sono rivolti alcuni sindaci, la distribuzione col contagocce resta negli orari di apertura: i self service, invece, sono già chiusi da un pezzo. A Bobbio è stata annunciata dal distributore di via Garibaldi 28 la chiusura totale per oggi pomeriggio e domani: una decisione dolorosa, per poter conservare quel minimo di benzina che possa servire nei prossimi giorni. Anche alle ambulanze, ovviamente, del vicino ospedale.
Europam conta circa 250 punti di distribuzione di carburante nel centro e nord Italia: analoghe richieste di chiarimento si sono alzate nei confronti dell’azienda ligure dal Piemonte e dalla stessa Liguria. «La situazione è indegna», dice Fabrizio Samuelli di Confesercenti. «Siamo all’ennesimo sfregio di un territorio che avrebbe invece bisogno di attenzione, considerazione, rispetto. Non si chiede nulla di più se non la normalità. Chi vive e lavora in montagna, oggi, meriterebbe il premio Nobel. Ogni fine settimana in Alta Valtrebbia e Alta Valnure arrivano migliaia di visitatori, turisti, motociclisti. Questo è il biglietto da visita? I gestori sono vittime di questo sistema. Ora basta, non si può andare avanti così. Servono risposte, subito».