Rapina, estorsione, lesioni: indagati cinque minori

Indagine della polizia su una banda attiva nell’aggredire e derubare ragazzi più piccoli nei luoghi di aggregazione

Redazione Online
|22 giorni fa
Rapina, estorsione, lesioni: indagati cinque minori
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Cinque minorenni, residenti nelle Province di Piacenza e Lodi, sono stati indagati a vario titolo dalla Questura di Piacenza per rapina, estorsione e lesioni nell’ambito dei fenomeni criminali di devianza giovanile.
Nella mattinata del 24 settembre gli investigatori della Squadra Mobile di Piacenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione personale e locale emesso nei loro confronti; i giovani sono stati individuati quali componenti di una banda criminale attiva nell’aggredire e derubare ragazzi più piccoli, muovendosi in gruppo, nei luoghi di aggregazione frequentati dai ragazzini di Piacenza. 
Il modus operandi  consisteva nel richiedere ai malcapitati piccole somme di denaro o di sigarette elettroniche, usando violenza fisica per vincerne le resistenze e riprendendo con i telefoni quanto stavano commettendo. Il gruppo non si limitava ad aggredire i malcapitati per strada - arrivando ad seguire le vittime anche sui social network, al fine di costringerli a consegnare ulteriori somme di denaro - minacciavano nuove aggressioni fisiche o la diffusione a mezzo social dei video che riprendevano i pestaggi. L'attività social del gruppo criminale ha però segnato un importante punto di svolta per le indagini, consentendo di individuare l’identità del ”branco”. Proprio attraverso un lavoro di studio dei social network, unito alle informazioni contenute nelle banche dati delle forze dell’ordine, è stato  possibile identificare gli autori delle gravi condotte. Gli indagati, infatti, non erano ancora evidenziati nel territorio di Piacenza, eccetto uno di loro, che era stato fermato dalle Volanti mentre cercava di rubare un’autovettura.
In occasione delle perquisizioni sono stati sottoposti a sequestro i telefoni cellulari degli indagati. Le indagini sono tuttora in corso considerato che - dato il forte timore che incutevano - le vittime che non hanno segnalato gli abusi possano essere numerose.
A seguito di istruttoria curata dalla locale Divisione Anticrimine, gli indagati sono stati colpiti dalla misura di prevenzione dell’avviso orale, provvedimento di competenza del Questore, grazie alle  recenti riforme legislative ed in particolare il d.l n.123|2023 che ha consentito di applicare nei confronti dei minorenni ultraquattordicenni l’avviso orale, prevedendo che siano convocati unitamente al genitore o all’esercente la responsabilità genitoriale per sottolineare il carattere monitorio del provvedimento adottato.