Protesta del tennis, si gioca in piazza Cavalli: «Più campi al Polisportivo»
Sabato 18 alle 16 convocata l’adunata per chiedere modifiche al progetto del Polisportivo. «Pochi spazi, costretti a dire no a 40 bambini per i corsi»

Marcello Pollastri
|13 giorni fa

Una protesta civile, ma ferma, per chiedere più spazi pubblici dedicati al tennis. È quella organizzata dal nutrito movimento di tennisti piacentini, insieme al delegato provinciale della Fitp Gianni Fulgosi, che sabato 18 ottobre alle 16 chiama a raccolta tutti gli appassionati in piazza Cavalli, proprio sotto a Palazzo Mercanti, sede del Comune. «Ci sentiamo la Flotilla del tennis» dicono scherzando, ma non troppo, Fulgosi e Matteo Ribolini, rappresentante dei tennisti. L’obiettivo è chiaro: chiedere all’amministrazione comunale di rivedere il progetto di riqualificazione del Polisportivo Franzanti di Largo Anguissola, che prevede la realizzazione di quattro campi da padel e uno solo da tennis, per di più polivalente, il che non corrisponde esattamente ai desiderata degli amanti della racchetta.
Va precisato che l’iniziativa in questione arriva in una fase delicata, cioè mentre sono ancora aperti i termini del bando di gara per la realizzazione dell’impianto (l’affidamento riguarda le attività di progettazione esecutiva, la riqualificazione e la gestione economica), tempismo che ha fatto irritare l’assessore allo Sport Mario Dadati. «Purtroppo le 528 firme raccolte tra la primavera e l’estate sono state ignorate dall’amministrazione» continua Fulgosi.
Il mondo del tennis, nel frattempo, continua a vivere un momento d’oro. La cosiddetta tennismania non è più solo una moda passeggera alimentata dall’«effetto Sinner»: è una passione diffusa, trasversale, che coinvolge giovani e adulti, scuole, circoli e gruppi spontanei. Le richieste di iscrizione ai corsi aumentano, i tornei si moltiplicano, ma gli spazi dove giocare restano pochi. E Piacenza non fa eccezione. «Figurarsi che sono stato costretto a rinunciare a 40 bambini che volevano iscriversi, ma come facciamo se non ci sono campi a disposizione?» spiega Cristian Dosi, presidente di Tennis Piacenza asd.
Nella stagione invernale, in città, sono disponibili appena sette campi coperti, quattro al Polisportivo e tre alla Farnesiana: un numero che fatica a soddisfare la crescente domanda. «Siamo in tanti, ma non sappiamo più dove giocare» è lo slogan che riecheggia tra gli appassionati, molti dei quali si vedono costretti a spostarsi nei comuni vicini o a rinunciare del tutto. I tennisti piacentini chiedono al Comune un cambio di rotta: più spazi pubblici, accessibili e ben distribuiti, per uno sport che in Italia sta vivendo una stagione irripetibile.
In particolare di rivedere il progetto di riqualificazione del Polisportivo prevedendo il restyling e la copertura dei due campi in erba attualmente presenti ma non in condizioni ottimali. La mobilitazione di sabato 18 vuole essere un segnale forte, ma propositivo: un invito a non perdere l’occasione di valorizzare una disciplina che richiama sempre più appassionati. «Piacenza inoltre è l’unica città dell’Emilia Romagna che non ha un campo comunale scoperto per giocare a tennis. Se d’estate una persona vuole praticare il nostro sport deve iscriversi alle società canottieri o rivolgersi ad altre realtà. Sono anni che mi batto per questo» dice ancora Fulgosi.
