La carenza di parcheggi e i “piani” su via X Giugno

L’accusa di Papamarenghi. Il consigliere riferisce di incontri tra l’assessora Fantini e la nuova proprietà dell’immobile: «È stata proposta una permuta svantaggiosa»

Filippo Lezoli
|36 giorni fa
La seduta consiliare per l’approvazione del Put - FOTO DEL PAPA
La seduta consiliare per l’approvazione del Put - FOTO DEL PAPA
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L’approvazione del Piano urbano del traffico (Put) slitta al prossimo consiglio comunale in programma lunedì 22. Delle 135 controdeduzioni da discutere e approvare - complessivamente le osservazioni erano 152, ma 17 giudicate inammissibili - ne sono state trattate 80, benché l’ottantesima non sia stata votata. Certo non ha aiutato l’avvio di seduta, a dir poco farraginoso, relativo alla procedura da seguire. Prima dello “stop and go” resosi necessario, il vicesindaco Matteo Bongiorni ha illustrato il piano, la cui «valorizzazione economica è superiore a 11 milioni di euro, stimati nel caso venisse applicato totalmente», chiarendo però subito che «è ovvio che sarà difficile che un Comune come quello di Piacenza riesca a scaricare a terra tutte le azioni».
Il Put è il documento operativo di durata biennale - 2025/2027 - che muove dalle indicazioni, dagli indirizzi e dalle azioni di due altri documenti che stanno a monte, il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) e il Biciplan.
Una maggiore elasticità è quella che avrebbe auspicato Luigi Rabuffi (ApP), con riferimento alle osservazioni giudicate non accoglibili. «Osservazioni che gli stessi tecnici hanno riconosciuto essere utili - dice - pertanto invito a tenerne conto». In molti casi contesta il fatto che la dicitura “non accolto” in calce alle osservazioni abbia come ragione la validità biennale, quando diversi progetti come quelli di «piazza Casali o dell’ex Acna, così come la ciclabile del progetto lungo il Po sono iscritti nello scenario di riferimento del Put ,sapendo bene che avranno un orizzonte non certo di due anni».
L’approvazione di alcune deduzioni affrontate, riguardanti la sicurezza, sono state poi rinviate al prossimo consiglio.
In particolare l’osservazione presentata dal dirigente Massimo Sandoni relativa alla messa in sicurezza della rotonda di Barriera Genova ha destato più di una perplessità fra la minoranza, così come le osservazioni del comandante della polizia locale che hanno ricevuto disco rosso. «Occorrerebbe un confronto preventivo fra gli uffici comunali» dice in merito Massimo Trespidi (Civica).
A rompere l’inerzia della discussione generale sul Piano del traffico ci ha pensato Jonathan Papamarenghi (civica centrodestra) con un intervento che ha creato qualche imbarazzo in maggioranza. Nell’ambito di un ragionamento incentrato sulla carenza di parcheggi in zona stazione, Papamarenghi ha chiesto all’amministrazione di smentire l’indiscrezione secondo la quale l’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini avrebbe già incontrato più volte la società “Milano 4” che ha recentemente acquistato all’asta l’immobile di via X Giugno, edificio che più volte il centrodestra aveva suggerito a Palazzo Mercanti di far proprio. «Mi risulta sia stata proposta una permuta: la cessione del palazzo che ospita gli uffici comunali in via Scalabrini in cambio del diritto di usare come parcheggi, una volta riqualificato, due piani dell’immobile a canone calmierato» ha detto Papamarenghi criticando un’operazione che si rivelerebbe «svantaggiosa» per il Comune oltre che «ennesima dimostrazione di una gestione poco trasparente della cosa pubblica, tenendo all’oscuro di intenzioni e prospettive non solo il consiglio comunale ma ancora una volta la città». La seduta di consiglio era sul finire per cui non c’è stato tempo per eventuali repliche dai banchi della giunta. Tuttavia a margine della seduta alcuni consiglieri del centrosinistra avrebbero detto, non senza rammarico, di non saperne nulla.