Cosa resta del Ponticello beach la spiaggia sul Po a Castelvetro
Giochi distrutti, un container chiuso: così finisce l’ambizioso progetto che aveva portato ombrelloni e lettini sul fiume
Valentina Paderni
|48 giorni fa

Dello spazio attrezzato estivo che dal giugno 2016 ha vivacizzato, fino allo scorso anno, l’area golenale del Po a Castelvetro, rimangono poche tracce. Un container lucchettato che era il vecchio chiosco-bar. Le tende a vela, una volta utilizzate per ombreggiare l’area, ora sono solo drappi strappati e lacci che svolazzano inseguendo la corrente dell’aria. Del castello in legno per bambini resta il telaio di un’altalena inesistente, due scivoli di cui uno staccato e poggiato a terra e un percorso a rete a cui si è avviluppata la vegetazione. Lo stato di abbandono è evidente.
Nel tempo lo spazio ha perso fruitori, determinando una crisi che ha portato, come abbiamo scritto a luglio, alla sospensione dell’attività dell’associazione “Castelvetro beach il Ponticello”, guidata dal presidente Luciano Zanchi. Colui che, insieme ad altri imprenditori, aveva avviato nel 2014 un ambizioso progetto di riqualificazione dello spazio, riportandolo allo splendore: con lettini e ombrelloni, un’area bar, un parco giochi, un campo da beach volley e uno da calcetto. Se fino alla scorsa estate c’è chi ha preso in gestione l’attività di somministrazione e intrattenimento, da quest’anno il Ponticello beach non ha più riaperto. Non è nemmeno stato eseguito lo sfalcio dei rovi e dell’erba. « L’associazione formalmente esiste ancora ma è in via di scioglimento, stiamo valutando di chiuderla, non riusciamo più a svolgere la nostra attività », dichiara Zanchi. Che aggiunge: « Entro la fine del mese le attrezzature di nostra proprietà saranno rimosse».
Nessuno frequenta più quella spiaggia, se non qualche eroico pescatore e chi si spinge, a piedi, ad inoltrarsi nella selva selvaggia.
