Poveri per pagare luce e gas dal 2023 aiutate 1.500 famiglie

A neanche tre anni dall’avvio del progetto Energia in comune pagate 3.300 bollette e messi sul piatto 650mila euro

Simona Segalini
Simona Segalini
|23 ore fa
Poveri per pagare luce e gas dal 2023 aiutate 1.500 famiglie
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La povertà energetica - ovvero, l’impoverimento delle persone per pagare le bollette di luce e gas - è diventato un male cronico, purtroppo, da emergenziale nel 2022 quando si manifestò con virulenza anche nelle case dei piacentini. La comunità locale - col progetto “Energia in comune” - reagì con un colpo di reni e oggi promette di proseguire nel 2026 nel solco tracciato.
Grazie al progetto partito dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dal suo presidente Roberto Reggi trovando terreno fertile in un ampio arco di realtà, da marzo 2023 sono state aiutate 1.500 famiglie e coinvolti 26 comuni dai 12 iniziali.
«E’ un progetto che in Italia non ha eguali, lo dice il Banco dell’energia. E’ un modello che mette insieme vari attori a diverso titolo, dai fondi al pagamento fisico delle bollette, e che sta funzionando». Finora sono stati messi in campo oltre 650mila euro. Sono state pagate oltre 3.300 bollette, sostituiti 171 elettrodomestici energivori in abitazioni sociali e formati decine di volontari e operatori che stanno affiancando le famiglie fragili in una migliore gestione dei consumi energetici. La rete dei sostenitori comprende Banco dell’energia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Banca di Piacenza, Crédit Agricole Italia e Iren spa e Camera di Commercio dell’Emilia. Fanno parte della rete Federconsumatori Piacenza e la Caritas diocesana, per la gestione delle richieste e il pagamento delle bollette, l’Università Cattolica (a cui è affidata la valutazione dell’efficacia e dell’impatto del progetto) e la Provincia di Piacenza, che svolge l’azione di aggregatore dei comuni.
Un dato particolarmente significativo è il numero dei comuni coinvolti che nel 2025 ha raggiunto quota 26. Oltre al capoluogo, hanno aderito Agazzano, Alta Valtidone, Borgonovo, Cadeo, Calendasco, Caorso, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Fiorenzuola, Gazzola, Gossolengo, Gragnano, Lugagnano, Pianello, Pontenure, Sarmato, Ziano e gli otto comuni dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta. «Una commissione paritetica - ha spiegato Reggi - ogni 15 giorni esamina le richieste. Una famiglia può accedervi più volte, e oltre all’aiuto economico c’è anche, importante, la fase formativa del Banco energia per istruire le persone a ridurre i consumi». 
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