Logistica di Castel San Giovanni, Pieve Porto Morone chiede aiuto: «Strade distrutte e aria irrespirabile»

Il sindaco del comune pavese ha chiesto un incontro ai presidenti delle Province di Piacenza e di Pavia per discutere delle pesanti ricadute sul suo territorio. Sollevato anche il problema degli alloggi

Mariangela Milani
|3 giorni fa
Traffico di mezzi pesanti e buche lungo il tratto pavese della Statale 412 appena oltre il ponte sul Po in territorio di Pieve Porto Morone
Traffico di mezzi pesanti e buche lungo il tratto pavese della Statale 412 appena oltre il ponte sul Po in territorio di Pieve Porto Morone
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Il sindaco del comune pavese di Pieve Porto Morone, Elio Grossi, ha chiesto un incontro ai presidenti delle Province di Piacenza e di Pavia per discutere delle pesanti ricadute che la logistica di Castel San Giovanni ha anche sul suo territorio.  Superato il ponte, venendo da Pieve Porto Morone, il primo impatto è proprio con il polo logistico castellano «il cui traffico di camion – dice Grossi – da diverso tempo ormai si riversa in maniera pesante sulle nostre strade, che – aggiunge – non erano state pensate per sostenere carichi del genere». Il risultato è strade colabrodo «con conseguenze anche sulla qualità dell’aria, soffocata dai gas di scarico».
C’è poi il problema degli alloggi. «Negli ultimi anni  - dice il sindaco di Pieve Porto Morone – qui è un proliferare di società che acquistano immobili per poi affittarli a lavoratori, molti dei quali stranieri con i nostri uffici oberati di lavoro per verificare le condizioni di abitabilità». Ci sono poi anche questioni legate alla mobilità. «Ci sono lavoratori che raggiungono il polo logistico, attraversando il ponte a piedi o in bicicletta in condizioni non sicure». «Nonostante tutto questo - dice ancora Grossi - nessuno si è mai degnato di interpellarci».