Fragilità montana, a ColtiviAmo Piacenza il ruolo del Consorzio di Bonifica

Stasera alle 21 su Telelibertà la seconda puntata del format di agricoltura che vede protagonista la montagna piacentina

Marzia Foletti
Marzia Foletti
|42 giorni fa
Fragilità montana, a ColtiviAmo Piacenza il ruolo del Consorzio di Bonifica
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La montagna è un luogo che respira lento. È fatta di pietra, boschi, silenzi, ma anche di mani che lavorano, di strade che salgono, di paesi che resistono. È una terra che chiede presenza, ascolto, cura. E se da lontano può sembrare immobile, chi la vive sa che ogni stagione porta con sé sfide diverse. Proprio al ruolo del Consorzio di Bonifica di Piacenza è dedicata la seconda puntata di ColtiviAmo Piacenza, scritta e condotta dalla giornalista Marzia Foletti, in onda questa sera alle 21 su Telelibertà.  In questo viaggio attraversiamo la montagna piacentina, dall’Alta Val Tidone alla Val Luretta, insieme al Consorzio, che da anni lavora con le amministrazioni locali per proteggere questo territorio. Perché c’è un lavoro che spesso non si vede ma senza il quale, tutto sarebbe più fragile. Il Consorzio di Bonifica non lavora da solo. Lo fa insieme ai sindaci, ai tecnici, alle persone che conoscono ogni metro di questo territorio. Gli agricoltori in primis, che contribuiscono a mantenere in salute la montagna piacentina. Il Consorzio di bonifica di Piacenza opera in un vasto comprensorio che include le aree montane e collinari dell’Appennino piacentino, estendendosi su una superficie complessiva di circa 1.900 chilometri, di cui 1.400 di montagna e 500 di collina. In questa zona, il Consorzio gestisce 125 chilometri di strade di bonifica e ben 47 acquedotti rurali. Si tratta di un territorio particolarmente fragile, dove i fenomeni franosi sono molto frequenti e rappresentano una criticità costante.