Strisce blu, scattato lo sciopero: «Il Comune trovi la soluzione»
Quindici dipendenti Gps dopo la rottura del contratto temono per il posto. Pascai (Filcams Cgil): invitiamo la giunta a venire qui

Patrizia Soffientini
|13 giorni fa

gps soffientini
Sono le 13.30, batte il sole e l’atmosfera è calda, anche umanamente, al gabbiotto di viale Sant’Ambrogio di Piacenza Parcheggi, punto di riferimento del controllo sulle strisce blu. Arriva Marco Pascai della Filcams Cgil a parlare con i lavoratori di Gps, quindici, in attesa, molto preoccupati di capire la loro sorte. Se hanno ancora un lavoro oppure no dopo martedì, quando la frattura fra Comune e Gps sarà definitiva su questo servizio. Che per Cgil si traduce in una «scelta irresponsabile».
Ma si cercano soluzioni e Pascai insieme ai lavoratori invita gli amministratori stamani stesso, alle 9, ad andare al presidio di viale Sant’Ambrogio. «La sindaca venga a prendere un caffè qui con noi» invita una lavoratrice.
E’ subito chiaro però che c’è una via obbligata: lo sciopero. Ne sono esclusi i quattro carristi che non possono scioperare per garantire il servizio di rimozione dei veicoli. Tutti d’accordo, il tempo stringe per trovare soluzioni e i lavoratori hanno incrociato le braccia già da ieri alle 15 e sciopereranno sino alle 13.30 di martedì 13 ottobre quando il Comune con la polizia municipale assumerà - e i disagi sono da mettere in conto - la gestione delle strisce blu, i permessi Ztl e Apu, il front office. Solo fra qualche mese arriverà un bando di assegnazione e molti sperano allora in una clausola sociale che permetta il riassorbimento dei lavoratori.
Intanto vengono sistemate le bandiere del presidio sul cancello. Pascai ha prontamente inviato la Pec con l’annuncio dello sciopero a Gps, Prefettura, Ispettorato del Lavoro, sindaca Katia Tarasconi e assessore Matteo Bongiorni. La situazione - spiega - si è verificata a seguito della determinazione presa dal Comune il 26 settembre, la n. 2564 che di fa tto «azzera il servizio di gestione degli stalli blu, la riscossione dei parcheggi a pagamento, il pagamento degli abbonamenti e il servizio di rimozione, la decisione comporta di fatto 15 esuberi, o meglio 15 licenziamenti».
Anche se nessuna lettera è partita e la situazione è anomala, appesa all’incertezza. Non c’è l’aiuto di normative in un caso come questo per traghettare i lavoratori e il Comune non ha posto in essere proroghe. Gli ammortizzatori? Non sembrano adatti a una situazione speciale dove nessuno si prende la responsabilità di pagare qualora l’Inps rigetti la domanda, argomenta Pascai.
«Una scelta irresponsabile non può restare senza risposta». Si insiste dunque sulla convocazione immediata delle parti per trovare una soluzione che salvaguardi l’occupazione. «Le polemiche politiche non hanno prodotto finora alcun risultato, ma tutti i partiti, anche chi ha protestato in consiglio ora deve metterci la faccia». Fin qui la protesta. Fra i lavoratori lo sconforto è palpabile. Qualcuno si chiede come mai non intervenga il Comune per il quale da gennaio ad oggi sono state introiettate 11 mila sanzioni e quindi denari nelle casse pubbliche. Si fa notare che il vero disagio per i cittadini teoricamente “sollevati” da multe per mancati pagamenti delle strisce blu, ci sarà: «non potranno attraversare Ztl e Apu regolarizzando il giorno dopo la posizione, in assenza del servizio di front office. Si vedranno recapitare la multa a casa ad ogni varco....».
Fermi i permessi per residenti, dipendenti a tariffa agevolata. C’è chi lavora per Gps da due anni, chi indossa la casacca del “vigilino” da 18, c’è chi è sulla soglia dei 60 anni e non vede alcuna possibilità di trovare un nuovo lavoro. Si scuote la testa, c’è ansia. «Sarà l’unico comune di centrosinistra che licenzia» si lascia andare qualcun altro.