Cinema Roma, partita la rimozione dall'amianto
L’intervento al tetto andava ultimato un mese fa. La proprietà dell’immobile ha chiesto una dilazione, il Comune l’ha concessa: 31 ottobre

Gustavo Roccella
|43 giorni fa

cinema roma pollastri
Doveva concludersi per la metà di agosto la rimozione dell’amianto dal tetto dell’ex cinema Roma (oggi “Cinema Due”). Era il termine stabilito nell’ordinanza della sindaca del 13 giugno scorso che alla proprietà dell’edificio di via Capra (l’Immobiliare Roma di Scagnelli srl), intimava di provvedere alla bonifica entro 60 giorni, il 12 agosto per l’appunto. Il 4 luglio una grande gru era stata installata nel sito, lasciando presagire l’effettiva partenza dei lavori al tetto parzialmente crollato l’estate scorsa. In realtà, il 23 luglio «la proprietà ha comunicato che il cantiere è in fase di allestimento e ha chiesto una proroga dei termini specificando le tempistiche tecniche e operative delle attività da eseguire e confermando, come da piano approvato, l’avvio dei lavori di rimozione e smaltimento dell’amianto in data 1 settembre 2025 con conclusione prevista entro il 31 ottobre 2025».
Ne dà conto la nuova ordinanza sindacale - datata 5 settembre - che alza disco verde sulla richiesta di proroga «considerato che le lavorazioni previste presentano particolare complessità tecnica e organizzativa, connessa anche alle misure di sicurezza da adottare per la gestione in cantiere di materiali contenenti amianto» e che «le tempistiche prospettate sono compatibili» con le indicazioni dell’Azienda Usl. E’ l’Ausl che a inizio dello scorso giugno aveva predisposto le prescrizioni per la rimozione e lo smaltimento dei materiali contenenti amianto presenti sulla copertura dell’ex cinema Roma e l’adozione delle misure di sicurezza per impedire la dispersione di fibre di amianto e l’accesso all’immobile sino all’avvenuta bonifica.
Sulla scorta di queste prescrizioni il Comune ha emanato la prima ordinanza sindacale. Dopodiché, il 20 giugno, la proprietà, si ricostruisce nelle carte, ha inviato all’Ausl «un piano di lavoro per la rimozione di tutto il materiale contenente amianto presente sulla copertura dell’immobile», e con Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) del 25 giugno per opere di manutenzione straordinaria «ha previsto l’asportazione completa delle lastre in cemento-amianto con relativo trattamento e bonifica, nonché la rimozione delle parti strutturali oggetto del cedimento del tetto al fine di porre in sicurezza il manufatto». Il Roma, sala cinematografica a luci rosse, era stato dichiarato inagibile nell’estate 2024 quando, nel corso di una proiezione con alcuni spettatori in sala, una porzione di tetto era collassata. Fortunatamente il crollo aveva riguardato una porzione periferica, e non direttamente sovrastante l’area del pubblico. L’intervento dei vigili del fuoco aveva circoscritto l’area del danno. Da allora il cedimento del tetto, dove appunto si trovano materiali di amianto, è stato tenuto sotto stretta osservazione, anche per la vicinanza di altri edifici a confine del perimetro.