Calvario sulla 45 per il cantiere di Rallio: lunghe code e c'è chi passa con il rosso
Il rientro pomeridiano dall'Alta Valtrebbia si trasforma in un'odissea: necessari ben 50 minuti per percorrere il tratto tra Bobbio e Rivergaro
Redazione Online
|3 giorni fa

La lunga coda che si è formata sulla Statale 45 in prossimità di Cisiano
Come ogni domenica, il rientro sulla Statale 45 è un Calvario. Una lunga coda si è registrata nel pomeriggio dal castello di Montechiaro al bivio di Rallio. Tutto a causa del semaforo che regola il percorso a senso unico alternato all'altezza del cantiere per la sistemazione del ponte sul rio Mortale. Con il risultato che, attorno alle 17, per percorrere la tratta da Bobbio a Rivergaro ci sono voluti 50 minuti, cioè il tempo che solitamente occorre per raggiungere la città.
Ma la lunga coda non è il solo problema che si è registrato ieri pomeriggio. A peggiorare le cose ci si mettono gli irresponsabili al volante che non si fanno scrupoli a passare con il rosso, con il rischio di intralciare completamente il transito o, peggio, di creare pericoli per l'incolumità propria e di altri automobilisti.
Il semaforo era stato rimosso nell’estate scorsa, facendo illudere tutti che si trattasse di una eliminazione definitiva. E invece, dall'inizio di ottobre è stato ricollocato. Se Anas aveva mantenuto la promessa di rimuovere una parte delle interruzioni stradali tra Rivergaro e Ottone in concomitanza con l’estate e l’aumento dei flussi di traffico, adesso che l’aria si fa frizzantina ecco tornare la "croce" per gli automobilisti. Un'agonia che si ripresenta puntuale ogni domenica pomeriggio all'ora del rientro.
Ma la lunga coda non è il solo problema che si è registrato ieri pomeriggio. A peggiorare le cose ci si mettono gli irresponsabili al volante che non si fanno scrupoli a passare con il rosso, con il rischio di intralciare completamente il transito o, peggio, di creare pericoli per l'incolumità propria e di altri automobilisti.
Il semaforo era stato rimosso nell’estate scorsa, facendo illudere tutti che si trattasse di una eliminazione definitiva. E invece, dall'inizio di ottobre è stato ricollocato. Se Anas aveva mantenuto la promessa di rimuovere una parte delle interruzioni stradali tra Rivergaro e Ottone in concomitanza con l’estate e l’aumento dei flussi di traffico, adesso che l’aria si fa frizzantina ecco tornare la "croce" per gli automobilisti. Un'agonia che si ripresenta puntuale ogni domenica pomeriggio all'ora del rientro.
